Bruxelles – Riscrivere la storia del Parlamento europeo, interamente in rosa, rendendo donne tutti i presidenti che hanno guidato l’Eurocamera fino ad oggi. L’idea è di Hannah Neumann, europarlamentare tedesca dei Verdi, che in occasione della giornata internazionale della donna ha voluto richiamare l’attenzione sul problema della disuguaglianza di genere coprendo i volti degli ex presidenti con volti femminili.
Il terzo piano della sede del Parlamento europeo a Bruxelles ospita una passerella dove sono state sistemate tutte le cornici delle persone alla testa dell’istituzione comunitaria. Su una parete trovano posto i presidenti del periodo 1952-1979, e sull’altra parete i presidenti dal 1979 in poi. Una separazione tra presidenti nominati e presidenti direttamente eletti dai cittadini.
In questa galleria contenente 15 cornici, solo due contengono volti di donna (Simone Veil, presidente dal 1979 al 1982, e Nicole Fontaine, presidente dal 1999 al 2002). “Lavoro in questo parlamento tutti i giorni, e tutti i giorni questa passerella mi ricorda qual è la realtà dei fatti”, spiega Neumann. L’obiettivo era di lasciare per un’ora solo donne laddove ci sono solo uomini, e vedere l’effetto che fa.
Non è stato possibile, però. Perché la singolare iniziativa non era stata autorizzata e i commessi si sono visti costretti a interrompere l’europarlamentare prima che riuscisse ad apporre tutti i volti di donna stampati per coprire i colleghi maschi. Il blitz dunque è durato pochi minuti, quanto basta tuttavia per permettere di avere, sulla parete degli eletti, un numero di immagini femminili tale da mettere gli uomini in minoranza (6-9 anziché 13-2). Mentre la parete dedicata agli ex presidenti nominati, Neumann è quasi riuscita a renderla quasi di sole donne prima di essere interrotta.
I commessi, imbarazzati, hanno finito addirittura per scusarsi. “Non abbiamo detto che non condividiamo l’iniziativa, ma è che non se non è autorizzata non possiamo permetterla”, la spiegazione offerta all’europarlamentare tedesca. Per la stessa ragione di regole e procedure interne non è stato possibile apporre le foto neppure in altri spazi del Parlamento.
Neumann è riuscita comunque nel suo obiettivo, catturando l’attenzione delle persone presenti, e quel punto di passaggio è frequentato dai giornalisti di ogni Stato membro che ogni giorno vengono a seguire l’attività dei parlamentari. L’iniziativa non sarà stata autorizzata, ma ha trovato il sostegno di tutti i gruppi. “Le foto che ho messo sono di colleghe parlamentari che mi hanno autorizzato a usare la loro foto”, spiega ancora Neumann. Si tratta di donne dei Verdi e dei gruppi PPE, S&D, Renew e della Sinistra“. Che di fronte allo strapotere maschile hanno accettato di buon grado, per unirsi nella lotta per la parità di genere, anche e soprattutto all’interno dell’istituzione comunitaria direttamente eletta dai cittadini.