Bruxelles – Sviluppare un’etichetta specifica per i “prodotti mediterranei” con criteri per stabilire che siano “sani e nutrienti” e con un ampio piano di comunicazione per la promozione della Dieta mediterranea. È una delle nove proposte approvate dall’Assemblea regionale e locale euromediterranea (Arlem) del Comitato europeo delle Regioni, contenute nel rapporto sull’agricoltura e la sicurezza alimentare nel contesto del cambiamento climatico nel Mediterraneo.
La relazione è a prima firma del vicesindaco della città francese di Nizza, Agnès Rampal, che si pone il problema di garantire che i prodotti della dieta mediterranea “siano nutrienti e sani”, proponendo di adottare per l’etichetta il modello francese Signes Officiels de Qualité et Origine (SIQO). Con questa proposta, il Comitato europeo delle Regioni entra nel vivo di un dibattito in corso a Bruxelles sul sistema di etichettatura obbligatoria a livello europeo, la cui introduzione è prevista entro il 2022 dalla strategia Farm to Fork. Se Germania, Belgio, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svizzera hanno di recente annunciato un coordinamento per facilitare l’utilizzo del sistema Nutriscore, l’Italia si è sempre detta contraria all’adozione del sistema ‘a semaforo’ perché penalizzante per il Made in Italy e anche per alcuni prodotti della dieta mediterranea, che prevede il consumo di olio, frutta, verdura, cereali non raffinati, con meno consumo di carne, pesce e latticini.
Rampal sottolinea nella relazione il ruolo del riscaldamento globale nell’aggravare “le tensioni nell’area del Mediterraneo”, per questo “dobbiamo agire per massimizzare gli effetti positivi dell’agricoltura sostenibile”. Tra le nove proposte operative del documento per una cooperazione Euro-mediterranea anche l’idea di creare una risposta comune alle possibili crisi del sistema alimentare e un fondo di solidarietà agricola per aiutare i Paesi colpiti da catastrofi naturali. Si propone inoltre di organizzare una riunione dei ministri dell’agricoltura dell’Unione per il Mediterraneo (UpM) incentrata sulla sicurezza alimentare e sull’adattamento dei sistemi agricoli al cambiamento climatico.