Bruxelles – Sono stati pubblicati oggi (giovedì 25 febbraio) dalla Commissione Europea i rapporti per il mese di gennaio di Facebook, Google, Microsoft, Twitter, TikTok e Mozilla sull’evoluzione delle misure adottate nella lotta alla disinformazione legata alla pandemia di Coronavirus sulle piattaforme online.
I sei giganti del web sono i firmatari del Codice di condotta sulla disinformazione e si sono impegnati con l’esecutivo UE dal 10 giugno dello scorso anno in un programma di rendicontazione mensile per garantire la responsabilità delle piattaforme online sulla diffusione di notizie legate alla pandemia e alla distribuzione dei vaccini anti-COVID.
Per quanto riguarda le misure adottate a gennaio, Google ha ampliato la sua funzione di ricerca con un elenco di vaccini autorizzati in risposta alle ricerche correlate e ha lanciato un fondo da 3 milioni di dollari per finanziare progetti che mirano ad ampliare il pubblico nel fact-checking sui vaccini. Microsoft ha co-sponsorizzato la campagna #VaxFacts lanciata da NewsGuard per contrastare le fake news sui vaccini e sulla pandemia. Mozilla ha invece raccolto oltre 5,8 miliardi di visualizzazioni sui contenuti verificati nell’applicazione Pocket
Sul fronte dei social media, TikTok ha applicato il tag del vaccino COVID-19 a oltre cinquemila video nell’UE (di cui 996 in Italia). Facebook ha rimosso oltre 13 mila contenuti (compreso Instagram) riguardanti la pandemia di Coronavirus per informazioni fuorvianti. E infine Twitter ha lanciato un nuovo strumento di ricerca per dare agli accademici libero accesso alla cronologia completa delle conversazioni pubbliche.
La vicepresidente della Commissione UE per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová, dopo aver incontrato i responsabili delle sei piattaforme online, ha ricordato l’importanza della loro assunzione di responsabilità per “impedire che la disinformazione, sia nazionale che estera, minacci la nostra lotta comune contro il virus e gli sforzi verso la vaccinazione”. La vicepresidente ha sottolineato con forza che “durante un’emergenza sanitaria globale, le informazioni possono salvare vite umane“.
Le ha fatto eco Thierry Breton, commissario per il Mercato interno: “La disinformazione rappresenta una minaccia che deve essere presa sul serio”, ha dichiarato, “e la risposta delle piattaforme deve essere diligente, solida ed efficiente“. Un impegno “particolarmente cruciale” proprio nel momento in cui le istituzioni europee stanno agendo “per vincere la battaglia industriale, affinché tutti gli europei abbiano un rapido accesso a vaccini sicuri”.