Bruxelles – Nel nuovo piano d’azione per lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Ue non ci saranno dotazioni finanziarie aggiuntive per rendere il 25 per cento dei terreni agricoli adibiti all’agricoltura biologica. “Gli strumenti finanziari arriveranno dalla nuova Politica agricola comune”, conferma Wolfgang Burtsch, direttore generale della DG Agri della Commissione Europea partecipando al dibattito a Biofach, il principale evento fieristico (quest’anno in modalità digitale) dedicato alla agricoltura biologica che si è tenuto dal 17 al 19 febbraio.
Come avevamo anticipato, Burtsch ha confermato che il piano sarà svelato dalla Commissione il 31 marzo e avrà come scopo principale l’obiettivo del 25 per cento dei territori biologici, come previsto nel quadro della strategia sulla Biodiversità. La Commissione è convinta che si debbano assicurare agli agricoltori “le giuste dotazioni finanziarie per aumentare la loro attività agricola biologica”, ma nel confermare che non ci saranno risorse aggiuntive nel nuovo piano ha ricordato che nei negoziati in corso sulla PAC l’Esecutivo ha già proposto di dedicare il 30 per cento del secondo pilastro PAC (la politica di sviluppo rurale) all’agricoltura biologica.
Si dice fiducioso “che il piano d’azione riuscirà nell’intento”, ha detto il direttore generale della DG Agri, facendo sapere che sono stati numerosi “nell’intera catena di approvvigionamento” ad aver risposto alla consultazione della Commissione “e abbiamo cercato di tenere in considerazione tutte le considerazioni”. Si tratterà di una “combinazione di misure”, ha anticipato, spiegando che la Commissione vuol fare in modo che tutti “gli stakeholder contribuiscano al raggiungimento dell’obiettivo del 25 per cento di produzione biologica entro il 2030, previsto dalle strategie del Green Deal. Wolfgang Burtscher ha sottolineato l’importanza di “stimolare la domanda” e aumentare la quantità di cibo biologico nelle mense ma anche nella ristorazione a casa.
Se non ci saranno dotazioni finanziare aggiuntive nel nuovo Piano, queste andranno “cercate nella nuova Politica agricola comune”, ha spiegato. Ha sottolineato il ruolo della “ricerca e dell’innovazione per raggiungere il 25 per cento”, ma soprattutto sono gli Stati membri a “dover inserire obiettivi specifici sui terreni bio nei loro piani strategici nazionali”, una delle più importanti novità della Politica agricola comune che entrerà in vigore nel 2023. A dicembre la Commissione ha inviato ai Ventisette delle raccomandazioni per raggiungere i vari obiettivi previsti dalla PAC, tra cui quello delle superfici agricole destinate all’agricoltura biologica.
Dagli ultimi dati Eurostat è emerso che la superficie biologica totale nell’Unione europea era di 13,8 milioni di ettari nel 2019, corrispondente all’8,5 per cento della superficie agricola utilizzata totale. In aumento del 46 per cento tra il 2012 e il 2019, ma non abbastanza per incontrare gli obiettivi dell’Ue al 2030.