Bruxelles – La questione del voto elettronico si ripresenta, puntale come ogni vigilia di tornata elettorale. Questa volta in Francia, dove il governo ha presentato un emendamento alla legge elettorale, che consentirebbe di introdurre il voto anticipato attraverso una macchina elettorale elettronica, in occasione delle prossime elezioni presidenziali del 2022.
Inserito all’ultimo momento all’interno di un testo sull’organizzazione tecnica delle presidenziali (già adottato dall’Assemblea nazionale a gennaio), l’emendamento prevede il voto “in una data fissata per decreto, nella settimana precedente lo scrutinio” solo in alcune sedi. Il testo sarà presentato oggi (giovedì 18 febbraio) al Senato, dove la maggioranza è in mano al centro-destra di Les Républicains (LR). Bruno Retailleau, presidente dei senatori Les Républicains, ha anticipato quale sarà il responso del Senato: “Siamo fortemente contrari. Prima di tutto è un emendamento che consentirebbe al governo di scavalcare il dibattito parlamentare”, ha attaccato Retailleau. Ma soprattutto “è totalmente contrario alla tradizione francese. Mostra la leggerezza del governo sui principi democratici”.
In diverse occasioni sia il Consiglio Costituzionale sia l’Agenzia nazionale per la sicurezza hanno allertato le autorità francesi sui rischi di frode legati all’uso delle macchine per il voto. Anche se è altamente improbabile che il disegno di legge venga approvato oggi dal Senato francese, è evidente che questo tema farà discutere ancora in Francia e non solo.
Il modello di risposta alle minacce informatiche nelle elezioni politiche studiato dai governi europei è quello dell’Estonia. Tallinn ha adottato il sistema di voto elettronico nel 2005 e ha dovuto implementare la sicurezza dei suoi sistemi informatici dopo un attacco ai siti web del settore pubblico e privato due anni dopo. La leadership raggiunta dal Paese baltico è stata dimostrata dall’aver ottenuto la co-presidenza del gruppo che ha preparato il Compendio sulla tecnologia per la sicurezza informatica delle elezioni, composto da Stati membri, dalla Commissione UE e dall’Agenzia dell’UE per la Sicurezza delle reti e dell’informazione (ENISA).