Bruxelles – Sono 4.373 i migranti irregolari che hanno attraversato le frontiere esterne dell’UE a gennaio lungo le principali rotte, a cui si aggiungono altre 1.500 persone che si sono spostate lungo percorsi secondari, rileva Frontex nell’ultimo aggiornamento. Complessivamente si tratta di cifre quasi dimezzate rispetto a un anno fa, sottolinea l’Agenzia di guardia costiera e di frontiera dell’UE, precisando che la natura preliminare di alcuni dati non consente un completo paragone con lo scorso anno.
Buone notizie per l’Italia. Lunga la rotta del Mediterraneo centrale gli attraversamenti irregolari sono diminuiti del 51% rispetto a gennaio 2020, per 868 ingressi illegali. Cittadini della Guinea e della Costa d’Avorio le prime due nazionalità su questa rotta migratoria.
Un andamento analogo si registra lungo la rotta del Mediterraneo occidentale, che vede la Spagna in prima linea. A gennaio sono stati rilevati 594 passaggi di frontiera illegali, il 48% in meno rispetto a un anno fa. Algerini e marocchini i principali protagonisti di questi flussi.
Ancora più marcata l’inversione di tendenza lungo la rotta del Mediterraneo orientale. Qui secondo i dati più recenti sono stati circa 757 i rilevamenti di attraversamenti illegali a gennaio, che vuol dire un -83% rispetto a dodici mesi fa. Di siriani, nigeriani e camerunensi i principali attraversamenti.
Il grosso degli arrivi illegali si registra nell’area dei Balcani occidentali. Qui nel solo mese di gennaio sono stati rilevati 2.154 passaggi di frontiera illegali. Numeri comunque in calo (-14%) rispetto a gennaio 2020. A transitare irregolarmente di qui soprattutto siriani e afgani.