Bruxelles – Se uno degli applausi più convinti al Senato ha accompagnato il passaggio della dichiarazione programmatica di Mario Draghi secondo cui “questo governo sarà europeista e atlantista“, da Bruxelles sono arrivate reazioni ancora più entusiaste al primo discorso in Aula del nuovo presidente del Consiglio dei ministri. Ampio il fronte del sostegno da parte degli eurodeputati italiani, con espressioni di fiducia per un ottimo lavoro manifestate soprattutto dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle.
La soddisfazione dem
Intervistato da Eunews, il capo-delegazione del PD al Parlamento UE, Brando Benifei, ha commentato con soddisfazione il riconoscimento da parte di Draghi “del buon lavoro del governo Conte sul Recovery Plan, a cui porterà miglioramenti in linea di continuità“. Il nuovo premier “ha chiarito che abbiamo tempi stretti, ma che il progetto è già ben avviato”, ha ricordato Benifei, “e perciò il piano non verrà stravolto, ma sostanzialmente rimodulato in alcune azioni”.
Sul fronte europeo, Benifei ha sottolineato “il passaggio sul rafforzamento del bilancio comune” e soprattutto sulla “solitudine in ottica nazionalista, che sottrae sovranità agli stessi Stati”. Il capo-delegazione del PD l’ha definito “il più potente e sintetico attacco alla strategia dei sovranisti“. E anche se Draghi “non aveva nessun intento di attaccare qualcuno nello specifico”, Benifei ha portato una stoccata alla Lega (che sostiene il nuovo governo): “Io in questa ottica mi sento a casa, mi chiedo invece come si sentano gli elettori della Lega che avevano votato per il partito di Salvini sovranista”.
Da parte del Partito Democratico è stata posta attenzione anche al passaggio del premier Draghi sulla questione della parità di genere e dell’occupazione femminile: “Queste priorità si sposano perfettamente con il percorso che abbiamo impostato a Bruxelles e che ora bisogna accelerare anche in Italia”, ha commentato l’europarlamentare Pina Picierno. “Se queste sono le premesse, possiamo essere ottimisti” sulla costruzione di “politiche efficaci per rafforzare il ruolo delle donne nel tessuto economico nazionale”. Secondo Picierno è “un importante cambio di passo” per “attenuare gli effetti della crisi pandemica, che si sono scaricati drammaticamente sull’occupazione femminile”.
In linea anche il collega di partito Pierfrancesco Majorino, che su Twitter ha affermato: “Detto che ovviamente le parole non bastano, quelle di Draghi rappresentano davvero un buon inizio“.
Detto che ovviamente le parole non bastano quelle di #Draghi rappresentano davvero un buon inizio.
— Pierfrancesco Majorino (@pfmajorino) February 17, 2021
Le rivendicazioni dei 5 Stelle
Sul fronte del Movimento 5 Stelle, la capodelegazione Tiziana Beghin ha posto l’accento sulla transizione sostenibile finanziata dal Next Generation EU: “Le parole di Mario Draghi, che ha citato l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, fanno ben sperare. La politica ha la storica responsabilità di accompagnare le imprese verso un modello economico il più possibile circolare”. L’eurodeputata ha attribuito al governo di Giuseppe Conte il successo “che non meno del 37 per cento del Recovery Fund sia destinato alle politiche verdi”. Adesso il compito del Movimento 5 Stelle è quello di “vigilare affinché queste risorse non vengano utilizzate in maniera impropria, promuovendo inaccettabili politiche di green washing“.
Positivo il commento dei 5 Stelle al Parlamento UE anche per quanto riguarda la questione migratoria: “Condividiamo l’approccio del presidente Draghi”, ha confermato Laura Ferrara. “Nel suo discorso programmatico al Senato, ha citato il nuovo Patto per le migrazioni e l’asilo e la politica europea dei rimpatri come obiettivi del suo governo“. Così come “da anni il Movimento 5 Stelle si batte al Parlamento Europeo per avere vie legali di accesso all’Unione e per modificare il Regolamento di Dublino”, nello stesso modo il progetto di Draghi va oltre “le ricette semplicistiche dei sovranisti, che immaginano un’Italia che affronti da sola il complesso fenomeno migratorio”. Anche in questo caso, secondo Ferrara, “la linea da seguire è quella tracciata dal precedente governo Conte, che ha convinto Germania e Francia a sottoscrivere nel 2019 l’accordo di Malta”.
C’è grande aspettativa anche tra le fila di Renew Europe: “Non c’è sovranità nella solitudine: ottimo Draghi!“, ha espresso la sua soddisfazione su Twitter Sandro Gozi. “L’Italia può e deve essere protagonista della costruzione di un’Europa sovrana e democratica”, ha aggiunto, ricordando che “la Conferenza sul futuro dell’Europa è un’occasione storica per riportare l’Italia al centro della politica europea”.
Critiche e distinguo
Da parte della Lega, il cui leader Matteo Salvini questa mattina al Senato non si è unito agli applausi sugli accenti europeisti del nuovo governo, c’è cautela nel sostegno al governo sul fronte delle tematiche europee. “Non si tratta di discutere di etichette, sovranismo contro europeismo“, ha dichiarato il capo-delegazione al Parlamento Europeo, Marco Campomenosi. “L’importante è che se essere europeisti significa accettare sempre tutte le decisioni di Bruxelles senza portare sui tavoli europei l’interesse italiano, allora quella cosa noi non siamo e non saremo mai”. Secondo Campomenosi, questo “era proprio il problema del governo Conte due, che non aveva voce in capitolo su tanti temi a Bruxelles“.
Anche per la Lega “Draghi è un ottimo punto di partenza per cambiare le cose”, ha aggiunto l’eurodeputato Alessandro Panza, “un cambio di passo di cui il Paese aveva bisogno”. Panza ha sottolineato che il partito potrà ora “recitare un ruolo da protagonista e fornire garanzie all’Italia che vuole produrre e crescere”.
Critiche arrivano invece da Raffaele Fitto, europarlamentare in quota Fratelli d’Italia: “È un governo che dichiaratamente cede la sovranità all’Europa – troppo”, ha commentato su Twitter, “ed in assoluta continuità con il governo Conte, sostenuto da Movimento 5 Stelle, PD e LEU”. Per questo motivo, “sto bene all’opposizione”, ha rivendicato Fitto.
🔵 @MCampomenosi: l’europeismo non è un’etichetta. #Lega #gruppoID pic.twitter.com/DDW0Vxs7A3
— Lega Parlamento Europeo (@Lega_Ue) February 17, 2021