Roma – Il governo ungherese “lasci trasmettere Klubradio”. La Commissione europea è intervenuta sulla vicenda dell’oscuramento dell’emittente di Budapest a cui erano state sospese le frequenze. Un portavoce dell’esecutivo Christian Wingand ha detto che “quando l’Ungheria applica le norme Ue sulle frequenze dovrebbe rispettare la carta dei diritti fondamentali, che includono libertà di espressione, d’informazione e impresa”.
La Commissione in una lettera ha chiesto che le frequenze sospese “con motivazioni giuridiche molto discutibili” possano ancora essere utilizzate evitando danni irreparabili ai proprietari delle stesse”.
“Condividiamo l’iniziativa della Commissione europea, tuttavia, temiamo sia troppo tardi. L’attacco di Orban contro la stampa libera e il giornalismo indipendente non è una novità ma una amara consuetudine tollerata finora da Bruxelles e dai partner europei. È arrivato il momento di dire basta. Klubradio riapra o si avvii la procedura di blocco dei fondi europei”, commenta in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
Klubradio silenziata da questa notte, ha proseguito le trasmissioni sulla piattaforma di internet mandando simbolicamente in onda l’Inno alla gioia. “Il nostro lavoro non cambia” ha detto il direttore Andras Arato, che ha salutato gli ascoltatori, criticando duramente Orban per la decisione di sospendere le frequenze.
In Ungheria la legge prevede che l’autorità per i media “controlli l’uso delle frequenze e dei contenuti. Il motivo formale della revoca della licenza a Klubradio a cui è stato respinto il ricorso dalla Corte di giustizia di Budapest, è di non aver notificato per tempo contenuti trasmessi.