Bruxelles – È arrivato il via libera da parte del Garante europeo della protezione dei dati (GEDP), Wojciech Wiewiórowski, alle proposte della Commissione Europea per una legge sui servizi digitali (Digital Services Act, DSA) e una legge sui mercati digitali (Digital Market Act, DMA). Il parere positivo a entrambe le proposte di legge, con le relative raccomandazioni, aiuterà i legislatori dell’UE a indirizzare il decennio digitale dell’Unione in linea con i diritti fondamentali dei cittadini, compreso quello alla protezione dei dati.
Sul DSA, il Garante ha sottolineato che “mira a promuovere un ambiente online trasparente e sicuro“. Allo stesso tempo, raccomanda “misure aggiuntive per proteggere meglio le persone quando si tratta di moderazione dei contenuti, pubblicità mirata online e sistemi di raccomandazione utilizzati dalle piattaforme online”. Wiewiórowski ha ricordato che “qualsiasi forma di moderazione dei contenuti dovrebbe avvenire nel rispetto dello Stato di diritto” e che “la profilazione ai fini della moderazione dei contenuti dovrebbe essere vietata”, a meno che il fornitore di servizi online “non possa dimostrare che tali misure sono strettamente necessarie per affrontare i rischi esplicitamente identificati nella legge sui servizi digitali”. Inoltre, “i legislatori europei dovrebbero prendere in considerazione un divieto della pubblicità mirata online basata sul tracciamento pervasivo“, ma anche “limitare le categorie di dati che possono essere elaborate per tali metodi pubblicitari”.
Rispetto al DMA, il Garante ha riconosciuto alla proposta della Commissione UE di cercare di “promuovere mercati digitali aperti e il trattamento equo dei dati personali, regolamentando le grandi piattaforme online che fungono da guardiani“. Secondo Wiewiórowski, “dare agli utenti un controllo migliore sui propri dati personali può rafforzare la contendibilità nei mercati digitali” e “una maggiore interoperabilità può aiutare a creare opportunità per i servizi e offrire una migliore protezione dei dati”. Per garantire la corretta attuazione del pacchetto di legge, il GEPD ha chiesto “una base giuridica e una struttura chiara per una più stretta cooperazione” tra le autorità di controllo competenti, comprese le autorità per la protezione dei dati, per la protezione dei consumatori e quelle garanti della concorrenza.