Bruxelles – È stata adottata da parte della Commissione Europea la proposta del Consiglio di estendere fino al 30 aprile l’applicazione provvisoria dell’accordo post-Brexit di commercio e cooperazione (TCA), per dare il tempo necessario al Parlamento Europeo e al Consiglio di tradurre, revisionare e ratificare l’accordo di Natale con il Regno Unito.
A partire dal primo gennaio è scattata l’applicazione provvisoria del TCA e dell’accordo sulle procedure di sicurezza per lo scambio e la protezione delle informazioni classificate, che dovrebbe durare fino alla fine di febbraio (a meno che Bruxelles e Londra non concordino una data successiva). In questo periodo deve essere completata la revisione giuridico-linguistica del testo in tutte le 24 lingue per il suo controllo da parte delle istituzioni europee.
Per modificare la data di scadenza dell’applicazione provvisoria, è necessaria un’intesa all’interno del Consiglio di partenariato UE-Regno Unito tra il vicepresidente della Commissione, Maroš Šefčovič, e il cancelliere del Ducato di Lancaster, Michael Gove (ministro senza portafoglio che agisce da braccio destro del premier Boris Johnson).
Intanto, sul fronte britannico, questa settimana Downing Street chiederà alla controparte alcune modifiche al protocollo dell’Irlanda del Nord nel corso dei colloqui tra Gove e Šefčovič. “Ci sono una serie di aree in cui abbiamo bisogno di perfezionamenti”, ha anticipato il cancelliere del Ducato di Lancaster. Il protocollo (che stabilisce un sistema di controlli doganali per le merci in arrivo in Irlanda del Nord e nella Repubblica d’Irlanda dalla Gran Bretagna), è tornato un tema di controversia dopo la decisione della Commissione UE di imporre controlli sulle consegne del vaccino COVID-19 due settimane fa.
“Sull’Irlanda del Nord abbiamo fatto un errore di cui sono molto rammaricata”, ha commentato oggi (mercoledì 10 febbraio) al Parlamento UE la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “Ma alla fine abbiamo rimediato e la mia Commissione farà di tutto per proteggere la pace dell’Irlanda del Nord come ha fatto nell’intero processo di Brexit”. Bruxelles ha rapidamente fatto marcia indietro, scaricando la colpa su Valdis Dombrovskis, il vicepresidente esecutivo responsabile per il Commercio. Ma per Londra “lo scontro è stato un momento estremamente decisivo“, ha sottolineato Gove. “L’articolo 16 non serve a garantire che il programma vaccinale dell’Unione possa essere salvato. È preoccupante che Bruxelles si riservi il diritto di farne uso a questo scopo”.