Bruxelles – Quarto trimestre a trazione verde. Secondo gli ultimi dati dell’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA), negli ultimi mesi del 2020 le immatricolazioni delle auto ecologiche nell’Unione Europea hanno registrato un aumento del 143 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. Le percentuali variano a seconda degli Stati membri (in Germania l’aumento è stato del 236 per cento, in Italia del 108 per cento), ma complessivamente, nell’UE tra ottobre e dicembre 2020, per ogni tre auto ne è stata venduta una ecologica.
Sempre guardando ai numeri globali dei 27 Stati membri le nuove immatricolazioni di veicoli a ricarica elettrica (ECV) sono balzate dalle quasi 131 mila unità dell’ultimo trimestre del 2019 a quasi mezzo milione nello stesso periodo del 2020 (una variazione del 262 per cento). Cifre che hanno permesso a questa tipologia di veicoli di superare per la prima volta il volume delle vendite di auto elettriche ibride. In totale, nel quarto trimestre del 2020, quasi un’auto su sei immatricolata nell’Unione è stata a ricarica elettrica.
L’aumento, trainato dalle registrazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) e ibridi plug-in (PHEV), è in gran parte dovuto agli incentivi introdotti dai governi per rilanciare il mercato automobilistico, che è stato duramente colpito dalla pandemia, e per stimolare allo stesso tempo la domanda di auto a basse e zero emissioni.
Per i veicoli elettrici ibridi (HEV) le vendite nel confronto anno su anno sono raddoppiate e hanno portato questa categoria a rappresentare nell’ultimo trimestre 2020 il 15 per cento del mercato automobilistico europeo. Per la prima volta in assoluto nell’UE, da gennaio a dicembre 2020, sia il settore elettrico, sia quello dell’ibrido hanno superato il milione di auto vendute.
Più contenuto, infine, l’aumento delle immatricolazioni di auto a combustibili alternativi, come l’etanolo (E85), il gas di petrolio liquido (GPL) e il gas naturale (NGV). Tra ottobre e dicembre 2020, alla notevole crescita delle immatricolazioni delle auto alimentate a GPL (pari al 69 per cento), si è contrapposta la contrazione degli acquisti di veicoli a gas naturale (sotto del 35 per cento).
Le percentuali dell’ultimo trimestre sorprendono rispetto al bilancio totale dell’anno, dove tuttavia i tipi di carburante convenzionali hanno fatto ancora da padroni.
Le vendite di auto tradizionali, infatti, hanno coperto una quota di mercato del 75 per cento nel 2020 (che si divide tra il 28 per cento occupato dal diesel e il 47,5 della benzina). La pandemia ha comunque provocato un crollo delle vendite di questi veicoli, che hanno subito un calo rispettivamente del 23 per il diesel e del 33 per cento per la benzina. Complessivamente in tutta l’UE, i veicoli elettrici ibridi hanno rappresentato l’11,9 per cento delle vendite totali di auto (in aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2019), mentre l’elettrico ha coperto il 10,5 per cento di tutte le nuove immatricolazioni di auto nell’Unione europea, in controtendenza rispetto al magro 3 per cento dell’anno prima.