Bruxelles – La Commissione Europea ha avviato oggi le procedure d’infrazione contro 24 Stati membri, tra cui l’Italia, per non aver recepito il nuovo codice europeo sulle telecomunicazioni elettroniche (il termine era fissato al 21 dicembre 2020). Bruxelles ha inviato a Roma e agli altri 23 governi nazionali le lettere di costituzione in mora, invitandoli ad adottare e notificare le misure. Gli Stati interessati – tutti i Ventisette, tranne Grecia, Ungheria e Finlandia – hanno ora due mesi di tempo per rispondere.
Il codice europeo delle comunicazioni elettroniche modernizza il quadro normativo UE nel settore delle telecomunicazioni. Consente agli operatori di beneficiare di norme che incoraggiano gli investimenti in reti ad altissima capacità e che promuovono l’innovazione nelle infrastrutture e nei servizi digitali. Il nuovo codice UE è stato anche progettato con lo scopo di diversificare le scelte dei consumatori e rafforzare i loro diritti: garantire contratti più chiari, mercati competitivi, standard più elevati dei servizi e comunicazioni di emergenza più efficienti e accessibili.