Bruxelles – L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) fornirà entro marzo 2022 un parere scientifico alla Commissione Europea per lo sviluppo di un sistema comune europeo di etichettatura nutrizionale. Nella sua strategia Farm to Fork (Dal campo alla tavola) pubblicata a maggio, l’Esecutivo comunitario ha chiarito che vuole proporre entro fine 2022 un’etichettatura nutrizionale armonizzata e obbligatoria a livello europeo da posizionare sulla parte anteriore della confezione dei prodotti.
Per questo ha chiesto all’EFSA un parere scientifico sui “nutrienti importanti per la salute pubblica per la popolazione, sui componenti non nutritivi del cibo” (come l’apporto energetico) e sui gruppi “alimentari che hanno ruoli importanti nelle diete delle popolazioni e dei sottogruppi europei”. I criteri che saranno definiti dall’EFSA dovrebbero guidare l’Ue nella scelta dei nutrienti e di altri componenti non nutrienti degli alimenti che serviranno a definire i profili nutrizionali dei prodotti da inserire sull’etichetta.
La decisione della Commissione di armonizzare un sistema comune ha riaperto un dibattito molto sentito in Italia, da sempre contraria all’introduzione obbligatoria di un sistema di etichettatura per i prodotti agroalimentari sulla scia del Nutriscore convinta che possano “svantaggiare” gran parte del suo export agroalimentare. A gennaio 2020, il governo italiano in collaborazione con la filiera agroalimentare ha presentato a Bruxelles la propria proposta di etichettatura a batteria (‘NutrInform Battery’) che si basa su un simbolo “a batteria” che indica ai consumatori l’apporto nutrizionale degli alimenti in rapporto al suo “fabbisogno giornaliero e al corretto stile alimentare, evidenziando la percentuale di calorie, grassi, zuccheri e sale per singola porzione rispetto alla quantità raccomandata dall’Unione europea”.