Bruxelles – Prorogate di un anno le misure eccezionali adottate dalla Commissione Europea a sostegno del settore vitivinicolo europeo, messo in ginocchio tanto dal Coronavirus (a causa della chiusura di bar, ristoranti, hotel) quanto dai dazi statunitensi nel quadro della disputa Airbus-Boeing. La Commissione ha adottato oggi (28 gennaio) la proroga di un anno che rende le misure applicabili fino al 15 ottobre 2021 e retroattive dal 16 ottobre 2020.
Dopo lo scoppio della pandemia, un primo pacchetto di misure dedicato a tutto il settore agricolo e alimentare era stato adottato nel maggio 2020, poi integrato da un secondo pacchetto specifico per il settore vitivinicolo adottato a luglio 2020. Per quanto riguarda gli aiuti, gli Stati membri possono fornire pagamenti anticipati fino al 100 per cento delle spese sostenute dai produttori di vino che hanno deciso di fare la distillazione e lo stoccaggio privato per la pandemia. Inoltre, è prevista una maggiore flessibilità nell’ambito dei programmi di sostegno al mercato, ad esempio sugli strumenti per controllare il potenziale di produzione, il cosiddetto strumento della vendemmia verde (la riduzione volontaria della produzione di uva destinata a vini a denominazione di origine ed a indicazione geografica) e la possibilità per gli Stati membri di adattare i loro programmi di sostegno al vino. In ultimo, è aumentato il contributo dell’Ue alle misure dei programmi nazionali di sostegno nel settore vitivinicolo, che può raggiungere il 70 per cento, con un incremento del 20 per cento.