Bruxelles – Marcelo Rebelo de Sousa è stato eletto per la seconda volta Presidente del Portogallo. Il Capo dello Stato uscente è stato riconfermato con il 60,7 per cento dei voti, superando abbondantemente la soglia del 50 per cento più uno fissata per vincere al primo turno ed evitare il ballottaggio con Ana Gomes, la candidata di spicco della sinistra non supportata, tuttavia, dal partito socialista del primo ministro Antonio Costa.
Rivolgendosi “a cuore aperto” ai cittadini e dicendosi onorato per la rinnovata fiducia, nel suo discorso di ringraziamento tenuto a vittoria ormai certa nella sera di domenica 24 gennaio Rebelo de Sousa ha dedicato parole di speranza per la situazione che il Paese sta affrontando in queste ultime settimane a causa del forte aumento dei contagi di Covid-19. Nello stesso giorno in cui si sono chiuse le elezioni, infatti, il Portogallo ha registrato più di 11 mila contagi e 275 morti per coronavirus, mostrando uno dei tassi più elevati al mondo considerando la popolazione poco superiore ai 10 milioni di abitanti.
“Dobbiamo partire il prima possibile in modo che la speranza non venga meno, soprattutto perché il miglior modo per omaggiare i morti è prenderci cura dei vivi e riformare con loro il Portogallo”, ha detto parlando nella Facoltà di Giurisprudenza di Lisbona, dove è stato a lungo professore.
“Marcelo”, come è spesso chiamato dai media in virtù della sua popolarità, ha inoltre confermato il suo impegno per l’elaborazione di una nuova legge elettorale che possa contemplare la regolamentazione del voto per corrispondenza alla luce della scarsa affluenza registrata dalle ultime elezioni presidenziali. A fronte dell’emergenza pandemica, infatti, si è recato alle urne solo il 39,5 per cento degli aventi diritto, una percentuale ridotta di molto rispetto al 51,3 per cento del 2016.
Non è passato inosservato il risultato portato a casa dagli estremisti di destra del partito Chega (che significa “Basta”). Classificatosi terzo dopo il 12,9 per cento della socialista Ana Gomes, il candidato Andrè Ventura ha fatto crescere di nove volte la percentuale ottenuta dal partito alle elezioni politiche di fine 2019. Dall’1,3 per cento raccolto all’epoca, Chega ha sfiorato il 12 per cento portando la destra radicale a riaffiorare come una delle principali alternative politiche del Paese a quasi cinquant’anni dalla caduta della dittatura salazarista. Ventura si è comunque dimesso per aver fallito l’obiettivo di superare l’avversaria socialista e di tentare di sfidare Rebelo de Sousa al ballottaggio.
Il verdetto dell’ultima consultazione elettorale rinnova la situazione di coabitazione istituzionale che dal 2016 vede protagonisti un Presidente della repubblica di centro-destra, che in Portogallo è direttamente eletto dai cittadini, e un governo a guida socialista.
“Marcelo” è più volte balzato agli onori della cronaca nel corso dell’ultimo anno per i gesti di umiltà che gli sono stati riconosciuti. Durante i primi mesi della pandemia il presidente era stato immortalato mentre era in fila al supermercato per fare la spesa e più volte è stato ripreso in spiaggia insieme alla gente comune. A Ferragosto, invece, il 71enne si era gettato in acqua sotto gli occhi dei turisti in Algarve, la regione più a Sud del Paese, per soccorrere due giovani rimasti in preda alla corrente.
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