Bruxelles – L’Europa tira un sospiro di sollievo. La fiducia ritrova da Giuseppe Conte viene accolta con soddisfazione dall’UE, che all’Italia guardava con attenzione e apprensione per ragioni di attuazione della strategia comune per la ripresa. E’ proprio la necessità di azioni tempestive per uscire dal pantano della pandemia di COVID-19 che spiega il rinnovato ottimismo dei vertice delle istituzioni comunitarie, a cominciare dal primo ministro del Portogallo, Antonio Costa, a capo della presidenza di turno del Consiglio.
“Siamo contenti che Conte abbia superato il voto” di fiducia di Camera e Senato, “perché quello di cui abbiamo bisogno è stabilità”, dice il leader socialista portoghese. “Occorre attuare le decisioni prese negli ultimi mesi su politiche economiche e vaccini. Tutto ciò richiede molto, ecco perché la stabilità è fondamentale in tutti i 27 Stati membri, non solo in Italia“.
Certo, in Italia però evitare impasse politiche conta più che altrove, visto che “ha ricevuto una quantitò significativa di risorse”, dice il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, riferendosi ai 65,5 miliardi di euro destinati al governo di Roma solo nella forma di garanzie nell’ambito del meccanismo per la ripresa. Nel corso della conferenza stampa congiunta con i presidenti di Consiglio UE e Commissione europea al termine del dibattito in Aula sul programma di lavoro della presidenza portoghese, Sassoli evidenzia il fatto che “c’è stato un voto di fiducia del Parlamento, e l’Italia ha reagito con senso di responsabilità. Adesso è tempo di concentrarsi sul piano per la ripresa”, fondamentale per la ripartenza tricolore e dell’eurozona.
Dello stesso avviso Ursula von der Leyen. “I cittadini si aspettano che realizziamo quanto deciso”, sottolinea la presidente dell’esecutivo comunitario. “E’ tempo di stabilità e unire le forze per superare questa pandemia“, prosegue, e sottolinea non a caso come “da mesi” la Commissione discuta con le autorità italiane del piano nazionale per la ripresa. Il fatto che gli interlocutori non cambino agevola il prosieguo dei lavori in corso. Consiglio, Parlamento e Commissione salutano dunque la fiducia di Conte. L’UE adesso si sente più tranquilla.