La tecnologia segue il suo corso naturale e inesorabile, tanto che a volte non ci si interroga abbastanza su come sia cambiata la cultura digitale e nello specifico quella che interessa la videoludica, per come oggi la conosciamo. Eppure la tecnologia digitale ha avuto degli effetti palesi e tangibili che riguardano il nostro quotidiano. Sin da quando ci svegliamo il giorno, fino a quando andiamo a dormire la sera, compiamo delle operazioni che sono spesso dettate proprio dagli strumenti tecnologici che usiamo, per lavoro, per divertimento, svago e relax. La componente della videoludica durante gli ultimi 35 anni è cambiata in modo evidente, passando ad esempio dalle sale giochi e dalle prime console, verso altri tipi di strumenti e di device. Quella più recente ha riguardato ad esempio il cambio di marcia, che è coinciso con il passaggio dai PC fissi e laptop, verso i dispositivi mobili quali tablet e smartphone.
Non ne siamo del tutto consapevoli, eppure abbiamo dato un cambio di rotta alla tecnologia, come semplici utenti e consumer, privilegiando lo strumento che in apparenza sembra più comodo e facile da utilizzare. In effetti lo smartphone è entrato nelle nostre vite in modo progressivo, andando a influenzare anche i sistemi di gioco, a livello di app, di software e di giocabilità. Le case di produzione hanno assecondato questo tipo di utilizzo, puntando proprio sui dati che le utenze hanno ottenuto nel corso degli ultimi 6-7 anni tra il mercato statunitense, quello asiatico, fino a giungere al nostro, quello europeo. In effetti l’Italia sotto questo punto di vista è stato un mercato importante, visto che spesso gli utenti hanno scelto di navigare e di utilizzare la tecnologia digitale mobile. Il comparto dei giochi, siano essi di tipo eSport, gaming, giochi di strategia o appartenenti al contesto dei casino online, hanno avuto ottimi riscontri e feed in termini di percentuali di utenti attivi che usano per accedere ai siti proprio gli smartphone e i tablet.
La percentuale oggi si aggira attorno al 67-72%, questo vuol dire che mediamente almeno 7 persone su 10, tra quelle attive online, predilige questa soluzione di gioco. Vale lo stesso discorso anche per altri tipi di utilizzo, dai social media, ai video su Youtube, passando per l’accesso ai siti di informazione, blog, app che vengono utilizzate per l’attività fisica o per controllare le previsioni meteo. Un discorso che denota un cambio di prospettiva epocale, derivato appunto dalla rivoluzione digitale dettata dal web 2.0. Per quanto riguarda il gioco, bisogna fare una distinzione di sorta tra il gaming e il gambling online. La maggior parte degli utenti che giocano ai videogiochi di ultima generazione, tende a prediligere le console o il proprio PC, anche se si fa largo, tra questo tipo di utenza chi ha scelto device come la Nintendo Switch, oppure un iPad oppure semplicemente il proprio Samsung Galaxy o l’irrinunciabile iPhone. In pratica si tratta di un’utenza piuttosto stratificata e variegata, che ci mostra come il gioco possa essere diffuso e praticato in modi davvero diversi. Per quanto riguarda il comparto del gioco online delle sale da gioco digitali, il dato fa emergere come dopo il 2017, vi sia stato un cambio di guardia, che oggi combacia alla perfezione con le esigenze degli utenti e con la volontà delle sale da gioco di puntare sulle app di gioco per smartphone.
L’evoluzione dei videogiochi nel corso di un decennio, ci mostra quindi il processo di familiarità con queste nuove tecnologie a disposizione. Un discorso di tipo sociologico che vale per le generazioni di mezzo, mentre per quelle più giovani, la questione semplicemente non si pone, visto che lo strumento preferito e ideale per accedere a un mondo di gioco, passa attraverso i device mobili come tablet e smartphone. Un tipo di logica su cui gli addetti ai lavori hanno già fatto i conti, da tempo.