Bruxelles – Un tabù ormai non più incrollabile. L’utilizzo in cucina di alcuni insetti, come le larve del Tenebrio molitor (tenebrione mugnaio), più comunemente conosciuto come “tarma della farina” potrebbe diventare ben presto una pratica considerata sicura per la salute umana anche dalle regole europee. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha infatti espresso parere positivo alla commestibilità delle larve essiccate del tenebrione mugnaio richiesta nel 2018 dall’impresa agroalimentare francese EAP Group Sas. L’insetto è attualmente etichettato come “novel food”, cioè come alimento che secondo le norme UE non appartiene alla tradizione culinaria europea. Dovrà ora essere la Commissione europea ad inserirla nell’elenco degli alimenti consentiti.
Nella relazione presentata dall’impresa francese le larve essiccate delle tarme della farina erano state indicate come ingrediente da aggiungere integralmente o sotto forma di polvere ad altre pietanze come pasta, biscotti e barriere proteiche e come alimento rivolto all’intera popolazione umana.
Tenuto conto di queste istruzioni, attraverso un’accurata analisi chimica, microbiologica e nutrizionale e una verifica tecnica del processo di allevamento e raccolta delle larve L’EFSA ha affermato che la loro assunzione nelle dosi massime considerate nello studio (qualche centinaio di milligrammo per ogni chilo di peso corporeo) non solleva preoccupazioni per la sicurezza alimentare degli esseri umani.
Più specificamente, l’esame della composizione delle larve ha rivelato come esse siano costituite per circa il 60 per cento da proteine e per il 20-30 per cento da grassi e che sebbene il punteggio della digeribilità delle proteine contenute da esse sia variabile, in realtà risulta comparabile a quello di altri comuni alimenti. I fattori antinutrizionali che richiederebbero, dunque, eventuali controindicazioni, non sarebbero molto differenti dai cibi che fanno già parte della tradizione culinaria europea. Tradotto: occhio agli eccessi. L’EFSA segnala reazioni indesiderate solo per chi è allergico ai crostacei e agli acari della polvere. Per il resto, l’Autorità ha dato luce verde per il consumo umano.
L’apprezzamento da parte dei consumatori europei potrebbe tuttavia non essere scontato. “La maggioranza degli italiani (54%) considera gli insetti estranei alla cultura alimentare nazionale e non porterebbe mai a tavola la larva gialla della farina per la quale il gruppo di esperti EFSA ha dato parere positivo per il consumo umano” rilevano i dati Coldiretti riportati in un comunicato dell’associazione. Rispetto al sondaggio il 24 per cento degli intervistati si sarebbe detto indifferente. Favorevole invece il 16 per cento. Il 6 per cento ha preferito non commentare.