Bruxelles – La Commissione Europea ha negoziato con le aziende farmaceutiche Biontech-Pfizer per l’acquisto di 300 milioni di dosi del loro vaccino in aggiunta alle 300 milioni attualmente previste da contratto. Un volume raddoppiato, per un totale di 600 milioni di fiale da distribuire in 27 Stati membri che contano circa 446 milioni di persone. Lo ha annunciato oggi la presidente Ursula von der Leyen precisando che le dosi aggiuntive saranno disponibili a partire dal secondo trimestre del 2021: 75 milioni arriveranno entro il secondo trimestre del 2021 e le restanti nel terzo e quarto entro la fine dell’anno.
Il siero Biontech-Pfizer è stato il primo autorizzato dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) il 21 dicembre. Il fatto che sia stato già autorizzato all’immissione in commercio in Europa perché ritenuto dall’EMA “sicuro ed efficace” renderà più semplice per la Commissione Europea sbrigare le pratiche per sbloccare più dosi. In sostanza c’è già un contratto in essere. Con il via libera al secondo vaccino commercializzabile in Ue, quello di Moderna, due giorni fa si arriva a 760 milioni di dosi, con cui si potranno vaccinare 380 milioni di persone (per entrambi i vaccini servono due somministrazioni a distanza di circa tre settimane l’una dall’altra). Ovvero circa l’80 per cento della popolazione europea, oltre la quota prevista per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge (70%). L’intento della Commissione è quello di vaccinare “più popolazione europea possibile, in meno tempo possibile”. Intanto l’Ema fa sapere di aver raccomandato di aggiornare le informazioni sul siero per chiarire che ogni fiala contiene 6 dosi del vaccino e non cinque, come inizialmente previsto.
La Commissione ha negoziato un portafoglio ampio di vaccini con sei diverse case farmaceutiche. Se tutti e sei i vaccini venissero approvati dall’EMA l’UE avrebbe a disposizione un volume di 2,3 miliardi di dosi, molto più che sufficiente per vaccinare tutta la popolazione europea e i partner del vicinato. Tuttavia per il momento l’Ema ha dato via libera solo a due di questi sei vaccini, e quindi la Commissione Europea ha deciso di rinforzare un contratto già esistente con la Biontech-Pfizer.
Intanto, in una conferenza stampa la direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, ha fatto sapere di aver ricevuto i dati aggiuntivi che aveva richiesto alla società Astra Zeneca che ha sviluppato un potenziale vaccino con l’Università di Oxford (già somministrato nel Regno Unito) e “ci aspettiamo che il dossier” per il via libera al vaccino “venga presentato la prossima settimana con una possibile conclusione a fine gennaio”. L’Ema aveva infatti richiesto ulteriori dati sulla sperimentazione del vaccino dato che durante le ultime fasi dei test il gruppo dei vaccinati ha ricevuto per sbaglio due diversi dosaggi, con la conseguenza che per ora non si conoscono i livelli effettivi di efficacia del vaccino. Bruxelles ha prenotato 300 milioni di dosi con opzione per ulteriori 100.