Roma – L’obiettivo è portare il Recovery plan italiano in Consiglio dei ministri entro la fine dell’anno e, subito dopo la legge di bilancio, cominciare gli incontri tecnici e le consultazioni con categorie e Parlamento. “Sono stati due giorni intensi ora bisogna accelerare” dice il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola dopo il secondo turno di consultazioni avviate dal premier Giuseppe Conte con la maggioranza. Appuntamento che rientra nella più ampia “verifica di governo” dopo le minacce di crisi della formazione di Italia Viva.
Su uno dei nodi più controversi, quello della governance, Amendola chiarisce che “è nelle linee guida della Commissione: a pagina 33 l’UE ci chiede una struttura che monitori” i progetti e che spetta ai governi decidere come costruirla, aggiungendo che “non sostituirà i ministeri come è stato detto”. Così la task force resta, non avrà poteri sostitutivi ma servirà a tenere sotto controllo target e avanzamenti dei progetti in base ai quali arriveranno le risorse europee.
“Noi ci auguriamo che per metà febbraio si possano presentare i piani ma siamo sincronizzati con i tempi della commissione Ue, con il suo cronoprogramma” ha detto Amendola che i ha aggiornato sullo stato dell’arte dei progetti: “Ne avevamo 600, ora ne abbiamo 52 che saranno ulteriormente razionalizzati e resi coerenti”. E a proposito del dialogo con gli altri attori istituzionali ha spiegato che “siamo uno dei pochi paesi in Europa che lavora su Next generation Eu con il Parlamento. Vogliamo condividere quelle che sono scelte molto importanti per il nostro Paese”.
La capo delegazione dei ministri renziani, Teresa Bellanova, sostiene di aver ottenuto che “la task force di Conte non c’è più” (anche se la struttura di governance rimane come ha ribadito Amendola) e sostenendo la necessità di più fondi a favore della sanità. “Ora lavoriamo sui progetti e vediamo cosa c’è dentro” ha detto la ministra dell’agricoltura, e a proposito dei rischi di crisi ha assicurato che “gli italiani possono stare tranquilli: da parte nostra c’è un rapporto leale e franco con il governo per risolvere i problemi del Paese”.