Bruxelles – Maggiore cooperazione, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza delle reti informatiche, e un’alleanza per la ricostruzione dei rapporti con gli Stati Uniti. Commissione europea e NATO insieme come non mai. La presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, inaugura una stagione tutta nuova invitando il segretario generale della NATO, Jens Stoltemberg, a partecipare ai lavori del collegio dei commissari. Una prima assoluta, sottolineata da entrambe le parti nelle dichiarazioni di rito che hanno accompagnato l’inizio dei lavori.
L’evento non è casuale. “I cambiamenti climatici sono una delle principali priorità di questa Commissione, e sono motivo di profondi cambiamenti geopolitici”, sottolinea von der Leyen. Vuol dire instabilità e disordini potenziali, ed ecco che questo diventa una delle aree in cui Unione europea e Alleanza atlantica possono e devono lavorare insieme, senza sovrapporsi ma in cooperazione e coordinamento costanti.
Senza dimenticare la necessità di fare dell’epoca digitale un’epoca priva di rischi. “E’ di cruciale importanza rendere le nostre reti sicure, e combattere la disinformazione che minaccia le nostre democrazia”, sottolinea ancora von der Leyen facendo gli onori di casa.
Stoltenberg punta invece sul prossimo inquilino della Casa Bianca per un rilancio in grande stile dell’organizzazione. “Dobbiamo lavorare insieme per rafforzare e ripristinare l’ossatura transatlantica”. Quindi precisa: “Non credo nell’Europa da sola, e non credo negli Stati Uniti da soli. Credo fortemente invece nel nord America e nell’Europa che lavorano insieme”.
La prima partecipazione di sempre di un segretario generale della NATO ad una riunione del collegio dei commissari era stata organizzata da settimane, ma il calendario istituzionale vuole che avvenga all’indomani dell’accordo tra Parlamento e Consiglio UE sul nuovo fondo europeo per la difesa, strumento nuovo di zecca previsto dal nuovo bilancio pluriennale (MFF 2021-2027). Dotato di circa 8 miliardi di euro, si tratta del primo programma finanziario pluriennale in assoluto a sostenere la ricerca e lo sviluppo nel settore della difesa nell’UE.
Un risultato che non può che non trovare la soddisfazione di Stoltenberg. “In tempi di incertezza abbiamo bisogno di istituzioni internazionali più forti, come l’Unione europea e la Nato”. Da qui la condivisa esigenza di lavorare sempre più a stretto contatto. “In un mondo sempre più imprevedibile c’è bisogno di stare insieme”. Un’affermazione, quest’ultima, buona anche per i britannici, membri NATO prossimo al completo abbandono dell’UE.