Bruxelles – La transizione digitale nell’Unione Europea si appresta ad avere un altro punto di riferimento: Europa digitale. Con un accordo provvisorio il Consiglio e i negoziatori del Parlamento Europeo aprono le porte del quadro finanziario pluriennale 2021-27 a un nuovo programma di finanziamento che si occuperà di favorire l’implementazione su larga scala di tecnologie digitali chiave come le applicazioni di intelligenza artificiale e i più recenti strumenti di cibersicurezza.
Europa Digitale si doterà di un portafoglio di 7,5 miliardi di euro e finanzierà cinque aree principali, tra cui i sistemi ad alta intensità computazionale (il cosiddetto high performance computing, verso cui saranno indirizzati 2,2 miliardi di euro), l’intelligenza artificiale (verso cui confluiranno 2 mld), la cybersicurezza e i sistemi di digital trust a sostegno del rafforzamento della protezione dell’identità digitale (1,6 mld), il consolidamento delle competenze digitali avanzate (0,5 mld) e il settore del deployment e dell’interoperabilità (1 mld).
Il programma, il cui principale obiettivo è quello di migliorare la competitività europea nell’economia digitale globale e di conferire all’Unione una piena indipendenza tecnologica, sarà sostenuto da una rete di hub europei diffusa in tutto il territorio che affiancherà le piccole e medie imprese e le amministrazioni pubbliche nel migliorare le loro competenze tecnologiche. I sussidi di Europa Digitale potrebbero essere erogati anche sulla base di formule di co-finanziamento condivise con gli stati membri e con altri privati.
Insieme ai più datati Horizon Europe e Connecting Europe Facility, che hanno influito nell’accelerare lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione, Digital Europe tenterà di dare un ulteriore impulso alla transizione digitale europea.
“I servizi digitali diventeranno senza dubbio un fattore chiave per la crescita economica e le tecnologie digitali diventeranno sempre più predominanti”, ha sostenuto Peter Altmaier, ministro delle Finanze e dell’energia tedesco a capo del Consiglio dell’UE competente per il ramo. “Il settore digitale sarà cruciale per la ripresa post Covid-19 e questo farà di Digital Europe un elemento di punta del Recovery plan”.
In seguito all’accordo preliminare, che ha recepito la proposta della Commissione Europea, il piano dovrà essere approvato formalmente dal Consiglio e dal Parlamento europeo. L’esito positivo in prima lettura di entrambe le istituzioni darebbe il via libera a Europa Digitale già per il 2021.