Bruxelles – Gli aiuti concessi alla società Sea Handling per la gestione degli aeroporti di Milano sono incompatibili con le regole UE. Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell’UE, che ha respinto il ricorso del Comune di Milano. Adesso si dovrà procedere al recupero di 360 milioni di euro.
Sea Handling è la società – poi liquidata – responsabile per la gestione dei servizi di terra agli aeroporti di Milano Linate e Malpensa. Era controllata da SEA spa, a capitale prevalentemente pubblico (Comune di MIlano). Dal 2002 al 2010 Sea spa, ha effettuato degli aumenti di capitale a favore della Sea Handling per un importo totale di 360 milioni di euro. Con decisione del 19 dicembre 2012, la Commissione ha ritenuto che queste operazioni costituissero degli aiuti di Stato incompatibili con il mercato interno e ne ha disposto il recupero.
Il Tribunale ha dato ragione alla Commissione, e nel 2013 Sea Handling, lo Stato italiano e il Comune di Milano hanno fatto appello al Tribunale dell’Unione europea, con ricorsi separati, tutti respinti. Da qui il ricorso alla Corte, che “valuta corretto il ragionamento del Tribunale” secondo cui il fatto che il Comune di Milano fosse azionista di maggioranza della Sea e che esercitasse su di essa un controllo costante “erano sufficienti per identificare tale società come ‘impresa pubblica’ e per qualificare gli apporti di capitale da essa concessi alla Sea Handling come risorse pubbliche.