Bruxelles – La sicurezza dell’Unione Europea è come un fortino con tre cinte murarie: la prima è la strategia sull’Unione della Sicurezza 2020-2025, la seconda è il rafforzamento del mandato di Europol e la terza la nuova agenda antiterrorismo. Attraverso questa metafora il vicepresidente della Commissione UE per la promozione dello stile di vita europeo, Margaritis Schinas, ha presentato il piano dell’Unione Europea per intensificare la lotta al terrorismo, contrastare la radicalizzazione e rafforzare la resilienza alle minacce di attacchi contro i cittadini comunitari. “Non c’è un’unica soluzione, ma bisogna mettere insieme diverse politiche“, ha precisato Schinas, ricordando che altre iniziative vanno nella stessa direzione, “come il Piano per l’integrazione e l’inclusione, per prevenire che le persone fragili possano diventare un obiettivo della radicalizzazione”. Al centro della casa c’è la “difesa dello stile di vita europeo e suoi valori, qualcosa di non negoziabile e da proteggere da chi cerca di annullarlo”.
Misure per anticipare, prevenire e rispondere alla recente ondata di attacchi terroristici sul suolo europeo, attraverso un’agenda fondata su quattro punti: anticipazione delle minacce, contrasto preventivo alla radicalizzazione, promozione di una progettazione urbanistica per ridurre le vulnerabilità e rafforzamento del supporto operativo in risposta agli attacchi. “Stiamo rafforzando la capacità degli esperti di rispondere alle minacce”, ha commentato la commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson. “Vogliamo fornire a Europol mezzi moderni per sostenere i Paesi dell’UE nelle loro indagini”. Su Twitter è arrivato il commento dell’alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell: “La sicurezza in Europa inizia oltre i nostri confini. La cooperazione con i nostri partner al di fuori dell’UE è essenziale”.
With the new EU agenda on Counter-Terrorism, the EU is stepping up it’s action, to better anticipate – prevent – protect & respond to the terrorist threat. Cooperation with our partners outside the EU is essential – security within Europe starts beyond our borders#SecurityUnion https://t.co/aZxxWnTeWj
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) December 9, 2020
L’agenda della Commissione
Scorrendo le modalità di contrasto all’estremismo e al terrorismo, spicca l’importanza riconosciuta al ruolo della diffusione di contenuti violenti e radicalizzati su Internet. “Per contrastare la diffusione di ideologie estremiste è importante che Parlamento e Consiglio adottino con urgenza le norme sulla rimozione dei contenuti terroristici online”, ha spiegato la commissaria Johansson. “È anche urgente che gli Stati membri possano fare richiesta diretta alle piattaforme online di rimuovere un contenuto terroristico entro un’ora al massimo“.
Fondamentale poi l’identificazione delle vulnerabilità nelle infrastrutture dei Ventisette attraverso consulenti per la sicurezza. “La settimana prossima presenteremo un pacchetto per la protezione degli elementi centrali per la nostra vita e la nostra economia”, ha anticipato Schinas, con particolare attenzione su “trasporti, sanità, rifornimento idrico ed energetico”. Sicurezza che parte anche dalla stessa progettazione urbana delle città europee: “Molti dei recenti attacchi hanno preso di mira spazi densamente affollati o altamente simbolici”, ha continuato il vicepresidente della Commissione. “Dovremo intensificherà gli sforzi per garantire la protezione fisica dei cittadini negli spazi pubblici, compresi i luoghi di culto”. Sempre a livello di prevenzione, l’agenda si concentra anche sul rafforzamento dell’azione preventiva nelle carceri, “prestando particolare attenzione alla riabilitazione e al reinserimento dei detenuti radicalizzati, anche dopo il loro rilascio”, ha precisato Johansson.
Per quanto riguarda il contrasto, la Commissione nominerà un coordinatore antiterrorismo che opererà in stretta collaborazione con gli Stati membri e il Parlamento UE. Da rafforzare la cooperazione con i partner dei Balcani occidentali nel settore delle armi da fuoco (“se ne occuperà l’alto rappresentante Borrell”, ha precisato Schinas) e sarà proposto un sistema che garantisca che una persona a cui è stata negata un’arma da fuoco per motivi di sicurezza in uno Stato membro non possa presentare una richiesta in un altro Paese UE (“una scappatoia che attualmente è presente sul nostro suolo”). Inoltre, per rafforzare la sicurezza aerea, la Commissione esaminerà le opzioni per un quadro giuridico europeo per l’invio di agenti di sicurezza sui voli e sosterrà gli Stati membri nel garantire controlli sistematici alle frontiere attraverso banche dati.
Ultimo punto, il rafforzamento del mandato di Europol (agenzia dell’UE per la cooperazione nell’attività di contrasto). Secondo la commissaria agli Affari interni, “dato che i terroristi spesso abusano dei servizi offerti da società private per reclutare seguaci, pianificare attacchi e diffondere propaganda che inciti a ulteriori attacchi”, è necessario che “il mandato rivisto aiuti Europol a cooperare efficacemente con le parti private e a trasmettere prove pertinenti agli Stati membri“. A Europol sarà consentito di elaborare set di dati ampi, migliorare la cooperazione con la Procura Europea e con i Paesi partner non-comunitari, oltre a sviluppare nuove tecnologie che rendano più efficace il contrasto al finanziamento del terrorismo.