Bruxelles – Mobilità sostenibile e intelligente. Nella sua strategia del Green Deal per raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2050, l’Unione Europea mira a cambiare anche il paradigma del settore trasporti, responsabile complessivamente di almeno un quarto delle emissioni di gas a effetto serra registrate in tutta l’Ue. L’esecutivo europeo ha presentato oggi (9 dicembre) la sua strategia per una mobilità sostenibile e intelligente che fissa 82 azioni per arrivare a ridurre del 90 per cento le emissioni provenienti dal settore trasporti entro il 2050.
Secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente, le emissioni di gas a effetto serra derivanti dai trasporti sono costantemente in aumento dal 2014: le stime parlano di una crescita nel 2018 pari al 29 per cento in più rispetto ai livelli del 1990. Le azioni che la Commissione vuole intraprendere sono scandite nel piano attraverso tre tappe temporali: entro il 2030, l’Unione punta ad avere sulle strade europee almeno 30 milioni di automobili a emissioni zero, 100 città europee a impatto climatico zero, la mobilità su ferro ad alta velocità raddoppiata rispetto ai livelli attuali e quella automatizzata diffusa su larga scala; entro il 2035, l’UE punta a preparare il mercato degli aeromobili di grandi dimensioni a zero emissioni; infine, entro il 2050, quasi tutte le automobili, i furgoni, gli autobus e i veicoli pesanti nuovi dovranno essere a zero emissioni, il traffico delle merci su ferro dovrà raddoppiare, e l’Esecutivo spera di portare a compimento la rete transeuropea di trasporto multimodale (TEN-T), incluso il corridoio della Torino-Lione (Tav).
Promuovere una mobilità con meno impatto sul clima e a basse emissioni di carbonio significa anche favorire la diffusione di mezzi elettrici, intensificando la presenza delle infrastrutture di ricarica: nella strategia si legge che andranno installati 3 milioni di punti di ricarica pubblici entro il 2030. Cambiare il modo “in cui le persone e le merci circolano in tutta Europa”, questo l’obiettivo della Commissione europea, sottolinea il vicepresidente per il Green Deal, Frans Timmermans. “Abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per l’intero sistema dei trasporti per garantire una ripresa sostenibile, intelligente e resiliente dalla crisi della COVID-19”.
Si parla inoltre di sviluppare una mobilità più intelligente (come quella automatizza) perché la Commissione vuole applicarvi l’innovazione e l’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale (IA), ad esempio sostenendo la diffusione di droni e aeromobili senza equipaggio e ulteriori azioni per costruire uno spazio comune europeo di dati sulla mobilità. “Le tecnologie digitali hanno il potenziale per rivoluzionare il nostro modo di muoverci, rendendo la nostra mobilità più intelligente, efficiente e anche più verde”, ha spiegato in conferenza stampa la commissaria per i Trasporti, Adina Vălean. Tra le priorità viene menzionata anche quella di rendere la mobilità equa e giusta per tutti, abbassando i prezzi “in tutte le regioni e per tutti i passeggeri”, compresi quelli a mobilità ridotta, e rendendo il settore “più attraente per i lavoratori”.
Contestualmente la Commissione europea ha varato anche il Patto europeo per il clima, un’iniziativa a livello europeo per invitare “persone, comunità e organizzazioni a partecipare all’azione per il clima e a costruire un’Europa più verde”, si legge nella definizione del Berlaymont. Nella sostanza si tratterebbe di uno spazio per sviluppare e attuare collettivamente idee e soluzioni all’avanguardia per il clima. Sarà lanciato durante un evento online il 16 dicembre. Spazi verdi, mobilità verde, edifici efficienti e competenze verdi saranno le quattro priorità del patto.