Bruxelles – Un incontro a Budapest per tentare di dettare ancora la linea all’Unione europea. I primi ministri di Ungheria e Polonia Viktor Orban e Mateusz Morawiecki hanno ribadito oggi la volontà di bloccare il bilancio e il Recovery plan dell’Unione Europea se l’assegnazione degli aiuti finanziari sarà legata al rispetto dello Stato di diritto.
“Abbiamo deciso – annunciano i due presentando una sorta di patto – di allineare le nostre posizioni su queste questioni. Né la Polonia né l’Ungheria accetteranno una proposta che sia considerata inaccettabile per l’altro”.
I due leader, che hanno anche il sostegno del premier sloveno Janus Janza, si sono mostrati uniti nel perseguire le loro posizioni in questa crisi che minaccia il funzionamento dell’UE. “Questo dibattito non può essere risolto con i soldi”, ha detto Viktor Orban. “Chi confonde queste due questioni è irresponsabile, perché in tempi di crisi sono necessarie decisioni rapide per aiutare l’economia”.
I due hanno avanzato un proposta, che sperano di vedere sul tavolo del Consiglio europeo del 10 dicembre, che prevede “un processo su due binari“, che da una parte limiti il campo di applicazione di qualsiasi condizionalità aggiuntiva di bilancio alla protezione degli interessi finanziari dell’Ue, e dall’altra rinviano al Consiglio europeo la discussione sulla possibilità “di stabilire un collegamento tra stato di diritto e interessi finanziari dell’Ue”.