Bruxelles – Unione europea al lavoro con i partner internazionali per ‘ammorbidire’ le regole comuni per il commercio di fronte alla pandemia di COVID-19. Il gruppo di Ottawa – che vede insieme all’UE Australia, Brasile, Canada, Cile, Giappone, Kenya, Corea del sud, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Singapore e Svizzera – ha predisposto una bozza di proposta per l’eliminazione delle restrizioni alle esportazioni e al commercio di tutti i beni considerati come fondamentali per rispondere alla situazione emergenziale.
Il gruppo di Ottawa è una coalizione di Stati formata all’interno dell’Organizzazione mondiale per commercio (WTO) che lavora insieme per affrontare le sfide specifiche che stanno mettendo sotto stress il sistema commerciale multilaterale.
Obiettivo dell’iniziativa “agevolare il sistema di scambio in tempi di pandemia”, limitando al minimo, “in modo temporaneo e proporzionato” tutte quelle pratiche restrittive che “creano interruzioni” del mercato. A detta del gruppo di Ottawa ci sono ancora troppi dazi e troppi limiti alla vendita che in questo momento risultano controproducenti. Fonti UE precisano che l’auspicio è fare in modo che questa proposta venga accettata da tutti il prima possibile. Se non dovesse essere accolta in sede WTO, si conta di promuoverla in sede di G20 per permettere una successiva adozione in WTO.
Al momento all’iniziativa non aderiscono le principali economie mondiali. Stati Uniti, Russia, Sudafrica, Cina, India risultano tra i grandi assenti, e avere una loro adesione permetterebbe di avere una sistema di scambi utile alla circolazioni di beni necessari per alleviare la pandemia e i loro effetti.
Neppure il Regno Unito è tra i sostenitori dell’iniziativa, in quanto non più Stato membro dell’Unione europea. L’UE dunque non rappresenta più Londra nel gruppo di Ottawa, ma da Bruxelles assicurano che i britannici si mostrano “interessati” a discutere la questione a livello di Organizzazione mondiale per il commercio.