Bruxelles – La pandemia di Coronavirus ha accelerato la digitalizzazione dei servizi al consumatore, ma ha mostrato come sia sempre più cruciale la difesa dei diritti durante gli acquisti online. Lotta senza quartiere alle truffe sulle piattaforme online, cooperazione internazionale per garantire il rispetto degli standard di sicurezza europei e supporto ai consumatori nell’acquisto di prodotti sostenibili ed ecologici: è questo il succo della nuova Agenda per i consumatori 2020-2025 proposta oggi (venerdì 13 novembre) dalla Commissione Europea per adattare al nuovo ambiente digitale la legislazione a tutela dei cittadini nei propri acquisti.
“L’Unione è già all’avanguardia in questo campo”, ha commentato la vicepresidente per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová. “Ma c’è bisogno di fare di più perché, che si tratti di truffe online o di accordi di viaggio annullati, la pandemia Covid-19 ha colpito molte aree della vita dei consumatori”. Proprio a questo riguardo, a margine della conferenza di presentazione del piano, il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, ha ribadito il diritto dei consumatori a ottenere il rimborso dei biglietti aerei per i voli cancellati o riprogrammati dalle compagnie a causa dell’emergenza Covid-19. In merito alla situazione italiana, ha affermato che il fatto di aver chiuso la procedura d’infrazione nei confronti del Paese sui voucher al posto dei rimborsi (alla luce della nuova legge che ci rimette in linea con le norme europee) “riguarda il futuro” non va in collisione con la sollecitazione “a far rispettare i diritti dei consumatori rispetto a quanto accaduto nei mesi scorsi a causa del Covid-19”, con l’invio di lettere da parte della Commissione a diversi Paesi membri.
European consumers are at the core of a global change.
We want to empower them and respond to their needs during and after the pandemic, that is why today we are launching the #NewConsumerAgenda.
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— European Commission (@EU_Commission) November 13, 2020
La nuova Agenda
Passando al nuovo piano fondato su cinque punti, il commissario Reynders ha voluto sottolineare proprio il fatto che “i consumatori europei sono al centro di un cambiamento globale”. E se “le loro azioni possono fare una differenza significativa”, è altrettanto necessario che la Commissione scenda in campo “per supportarli in questo mondo in evoluzione, nei prodotti richiesti così come nei servizi”.
Il primo punto si traduce nell’espressione ormai imprescindibile del gabinetto von der Leyen: transizione verde. “Molti consumatori non riescono a comprare prodotti sostenibili, perché non trovano abbastanza informazioni sull’impatto ambientale prima dell’acquisto”, ha spiegato il commissario. Ecco perché “l’anno prossimo la Commissione presenterà una proposta per combattere pratiche quali il greenwashing e l’obsolescenza precoce” e “promuoverà la riparazione, incoraggiando l’economia circolare”. La seconda parola magica della Commissione è trasformazione digitale e anche in questo caso rappresenta il nucleo del progetto. “Dobbiamo garantire ai cittadini europei che le nostre regole rimangano al passo con la realtà digitale odierna, con una maggiore responsabilità delle piattaforme online”, ha affermato la vicepresidente Jourová, esplicitando l’origine della minaccia: “Non è accettabile che ancora oggi circa il 60 per cento dei siti online ignorino il diritto dei consumatori di fare una scelta informata, abusino dei loro pregiudizi comportamentali o distorcano i processi decisionali con la pubblicità nascosta”. Di qui la necessità di “rafforzare la protezione dei consumatori per quanto riguarda la digitalizzazione dei servizi finanziari al dettaglio”, ha spiegato il commissario Reynders. “Saranno riviste le direttive sul credito al consumo e sulla commercializzazione dei servizi finanziari“. Con la promessa della vicepresidente che “sull’intelligenza artificiale garantiremo la sicurezza, con una legislazione nel 2021 sul Digital Services Act”.
Due punti fondamentali si concentrano poi sull’applicazione dei diritti dei consumatori. In primo luogo, sarà compito della Commissione quello di assistere gli Stati membri nell’applicazione tempestiva di questo diritto dei cittadini, “anche attraverso la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori”, ha specificato Reynders. “Per esempio, implementeremo gli strumenti elettronici innovativi per rafforzare la capacità delle autorità nazionali di contrastare le pratiche commerciali illegali online e identificare i prodotti non sicuri”. Per quanto riguarda le esigenze specifiche di alcuni gruppi di consumatori vulnerabili (bambini, anziani o persone con disabilità), saranno esaminati con attenzione i requisiti per gli standard dei prodotti, “in particolare quelli per l’infanzia”. Inoltre il commissario europeo per la Giustizia ha sottolineato che “per le persone con vulnerabilità finanziarie, aggravate dalla crisi Covid-19, aumenteremo i finanziamenti per una migliore consulenza sul debito negli Stati membri”.
Ultimo punto dell’Agenda è quello che riguarda la cooperazione internazionale: “In un mondo globalizzato in cui gli acquisti online trascendono i confini, la cooperazione con i partner internazionali è diventata fondamentale”, ha concluso il commissario. Annunciato un piano d’azione con la Cina nel 2021 per migliorare la sicurezza dei prodotti venduti online e, sempre a partire dal 2021, un’azione di supporto normativo, assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per le regioni partner dell’Unione Europea, compreso il continente africano.
Consumers have a huge power to make companies more responsible. We want to be on the side of consumers and help them to make free choices.
I call on national authorities for vigorous enforcement of the consumer rules.
This cheating won't be cheap in the EU.#NewConsumerAgenda pic.twitter.com/MHgdiDbP0b— Věra Jourová (@VeraJourova) November 13, 2020