Bruxelles – Via libera dal Parlamento europeo con 645 voti favorevoli, 22 contrari e 18 astensioni all’accordo tra Ue e Cina per la protezione di 200 eccellenze alimentari europee e cinesi, firmato a settembre. L’accordo garantisce la protezione di 100 prodotti europei con Indicazione geografica (IG) dalle contraffazioni o dall’uso improprio del loro nome. Lo stesso vale per 100 prodotti cinesi che avranno lo stesso trattamento nel mercato dell’Ue.
Nella lista dei 100 prodotti europei a prova di imitazione, 26 sono italiani e tra questi figurano l’aceto balsamico di Modena, il prosciutto di Parma e il San Daniele, la mozzarella di bufala campana e il parmigiano reggiano, oltre a numerosi vini e altri formaggi come asiago e gorgonzola. Inoltre, i deputati hanno accettato di estendere l’accordo ad altri 175 prodotti europei e cinesi entro quattro anni dalla sua entrata in vigore, che dovrebbe arrivare nel 2021. Dopo il passaggio formale in Parlamento, l’accordo finisce sul tavolo del Consiglio che dovrà dare l’ok definitivo.
Con un’altra risoluzione (633 voti favorevoli, 13 contrari e 39 astensioni) il Parlamento ha definito inoltre l’accordo un “importante esercizio di consolidamento della fiducia” nell’ottica dei negoziati in corso tra l’UE e la Cina per un accordo bilaterale sugli investimenti. “Si tratta del primo accordo economico e commerciale mai firmato con la Cina, con un valore simbolico e di consolidamento della fiducia”, commenta il relatore per l’Eurocamera, Iuliu Winkler del Partito Popolare europeo. “Promette di rilanciare le esportazioni agroalimentari europee verso la Cina, che nel 2019 ammontavano già a 14,5 miliardi di euro”. L’Aula ha espresso però “preoccupazioni sulle pratiche distorsive del mercato delle imprese statali cinesi, i trasferimenti forzati di tecnologia e alle altre pratiche commerciali sleali”. “Forte preoccupazione” dei deputati relative allo sfruttamento e alla detenzione della minoranza degli uiguri nelle fabbriche cinesi.
“Il numero di prodotti contraffatti o non conformi presenti sul mercato europeo cresce di anno in anno. Questo crea enormi distorsioni alla concorrenza ed è con accordi di questo tipo che si aggredisce il mercato delle imitazioni. Il Made in Italy è unico e va difeso con accordi commerciali di questo tipo”, commenta Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.