Bruxelles – È arrivato il via libera del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) alle sanzioni per il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, e altre 14 figure legate al regime. Il Consiglio dell’UE ha dunque avviato la procedura scritta per l’adozione finale delle restrizioni, prevista prevista per questo venerdì (6 novembre), giorno della pubblicazione delle misure nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. I nuovi colpiti dalle sanzioni, tra cui anche i figli del presidente bielorusso, saranno iscritti nella lista nera dell’Unione Europea e saranno soggetti al divieto di viaggi e il congelamento dei beni sul suolo comunitario.
Se al vertice straordinario del Consiglio Europeo dello scorso 2 ottobre era stata riconosciuta la “necessità di imporre misure restrittive” in risposta alle elezioni truccate e alle violenze del regime bielorusso contro i manifestanti, non erano però stati messi sul tavolo provvedimenti contro Lukashenko (altre 40 le persone colpite). Solo dieci giorni dopo, il Consiglio Affari Esteri ha voluto dare un segnale forte, minacciando di inserire proprio il presidente bielorusso nella lista nera se la situazione nel Paese non fosse migliorata. Impegno mantenuto.