Bruxelles – Il Parlamento europeo al lavoro per i bisognosi nelle città dove ha sede. Con il freddo e i nuovi lockdown derivanti dalla seconda ondata di COVID19, l’istituzione comunitaria ha deciso di dare da mangiare a chi si trova in difficoltà. Nella sede di Bruxelles le cucine già da domenica hanno iniziato a preparare 500 pasti al giorno, distribuiti alle associazioni locali di volontariato.
Anche a Strasburgo e Lussemburgo, dove hanno sede rispettivamente la sede che ospita i lavori d’Aula e gli uffici, le cucine sono state accese per produrre 250 pasti al giorno da destinare alle persone in difficoltà.
Nous avons décidé de renouveler quelques gestes de solidarité concrets avec nos villes d'accueil.
Depuis le 1/11, les cuisines de l'@Europarl_FR de Bruxelles préparent 500 repas par jour pour les personnes dans le besoin, en coopération avec les associations locales. [1/2]
— Roberta Metsola (@EP_President) November 3, 2020
“La forza dell’Europa risiede nell’agire in maniera solidale”, scandisce il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. “Abbiamo deciso ripetere gesti di solidarietà concreti nelle città che ci ospitano”.
Non è la prima volta che l’istituzione europea direttamente eletta dai cittadini si mette al servizio delle fasce più deboli della popolazione. Ad aprile, in piano confinamento, il Parlamento europeo aveva deciso di ospitare 100 donne in difficoltà.