Bruxelles – Sarà presentato il prossimo 11 novembre il pacchetto della Commissione UE per l’Unione Europea della Salute, basato su tre misure fondamentali: rafforzamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), implementazione del ruolo dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e soprattutto creazione della nuova Biomedical advanced research and development agency (BARDA), l’agenzia che andrà a supportare la capacità di difesa dell’Unione Europea dalle minacce trans-frontaliere. La pandemia di Coronavirus in primis. È quanto emerge dalle dichiarazioni ad un webinar organizzato dall’Esecutivo europeo della commissaria per la Salute, Stella Kyriakides, e Sandra Gallina, direttrice presso la Direzione generale per la Salute e la sicurezza alimentare della Commissione Europea.
“Sono delusa che i nostri cittadini si trovino nuovamente di fronte a questa situazione allarmante e che gli Stati membri abbiano dovuto reintrodurre le restrizioni”, ha esordito la commissaria. “I nostri sistemi sociali sono sottoposti a un’enorme pressione”. Ricordando le aspettative dei cittadini europei nei confronti delle istituzioni dell’UE, Kyriakides ha sottolineato con forza la necessità che l’Unione debba fare di più a livello di solidarietà e soprattutto di coordinamento tra Stati: “Servono migliori strumenti comuni per affrontare la pandemia e un bilancio dell’Unione Europea più ampio per sostenere questi sforzi”. Di qui la necessità di porre le fondamenta per la costruzione dell’European Health Union: “Sebbene le misure sanitarie resteranno di competenza degli Stati membri, l’Unione Europea della Sanità si occuperà di superare la frammentazione degli sforzi, che ci rende tutti vulnerabili”.
Le proposte della Commissione che saranno messe sul tavolo l’11 novembre serviranno a “sostenere gli Stati membri nei loro sforzi di preparazione e risposta in particolare contro l’attuale pandemia di Coronavirus”, ha puntualizzato la commissaria, prima di lasciare la parola alla direttrice della Salute della Commissione. Proprio Gallina ha presentato i punti della nuova strategia: “Prima di tutto rafforzeremo le nostre agenzie operative che sono già in lotta contro il Covid-19”. L’ECDC sarà potenziato per “supportare la valutazione dei rischi e rispondere alle minacce trans-frontaliere, soprattutto attraverso la condivisione dei dati”. Per quanto riguarda l’EMA, sarà ampliata la sua capacità di “monitorare e mitigare l’assenza di dispositivi critici“. Infine, la preparazione dei piani per l’agenzia BARDA, “che lavorerà sulla ricerca, la preparazione e la risposta biomedica“. Un nuovo organismo pensato per sostenere la strategia dell’UE di fronte alle emergenze, “basata su accessibilità e autonomia di approvvigionamento dei materiali e dispositivi di cui abbiamo bisogno”, ha concluso la direttrice.
“Questa pandemia ci ha ricordato, con effetti devastanti, che i virus non rispettano i confini“, ha voluto ricordare la commissaria Kyriakides in conclusione del suo intervento. “Un vecchio detto dice che dovremmo riparare il tetto quando c’è il sole. Noi lo abbiamo riparato con la tempesta in corso, sin dal primo giorno di questa pandemia”. Forse però c’è ancora del tempo a disposizione: “Con la tempesta che infuria ancora fuori, queste proposte getteranno le basi per un’Unione più sicura, meglio preparata e più resiliente, a servizio di tutti i suoi cittadini”.
Important exchange with stakeholders on #COVID19 Health Response and future work to build a 🇪🇺 #HealthUnion.
➡️ We need to be stronger and more coordinated in preparing for and tackling health threats in the future. We are #StrongerTogether
👉 https://t.co/lfrMVj6K5F pic.twitter.com/W520Ewma7N
— Stella Kyriakides (@SKyriakidesEU) October 29, 2020