Bruxelles – Il “Limone dell’Etna”, tipico dell’area alle falde dell’Etna (Sicilia), entra ufficialmente nel registro delle indicazioni geografiche protette (IGP) dell’Unione europea. La Commissione ha approvato il 22 ottobre la richiesta dell’Italia.
Con la nuova denominazione, l’Europa raggiunge quasi 1.500 prodotti alimentari protetti, tra denominazioni d’origine protette (DOP), indicazioni geografiche (IGP) e specialità tradizionali garantite. L’Italia ad oggi contribuisce al patrimonio agroalimentare europeo con 171 DOP, 135 IGP e 3 STG.
“Ancora una volta la conferma della qualità ed eccellenza dell’agricoltura siciliana. Una bella notizia per questi splendidi prodotti, coltivati sulle pendici dell’Etna da oltre 200 anni: la loro tutela e valorizzazione è una opportunità importante di sviluppo per un territorio peculiarissimo, una zona di pregio patrimonio dell’Unesco, vera e propria eccellenza del Made in Italy”, commenta la ministra all’Agricoltura, Teresa Bellanova.
L’Esecutivo comunitario ha riconosciuto che la qualità dei frutti di “Limone dell’Etna” è da attribuire allo sviluppo e alla maturazione in un ambiente pedoclimatico su suoli di matrice vulcanica e un clima mitigato dal mare. “I produttori locali – si legge nella nota della Commissione – utilizzano una particolare tecnica colturale, tramandata di generazione in generazione da oltre due secoli e ancora oggi tipica dell’area litoranea di Acireale, che permette di forzare la pianta a fiorire in estate”.