Bruxelles – Il regime dei passaporti d’oro non è compatibile con regole e valori dell’UE. Malta e Cipro finiscono nel mirino della Commissione europea, che aprono una procedura d’infrazione per il regime di concessione di passaporti dietro pagamento. Ai due Paesi si concedono due mesi di tempo per fornire chiarimenti, con l’esecutivo comunitario deciso ad andare avanti se non si porrà fine alla concessione dei documenti che permettono di diventare cittadini dell’Unione anche a soggetto con la fedina penale molto dubbia.
La Commissione ritiene che la concessione da parte di questi Stati membri della loro cittadinanza – e quindi della cittadinanza dell’UE – in cambio di un pagamento o investimento predeterminato e senza un legame reale con gli Stati membri interessati, non sia compatibile con il principio di leale cooperazione sancito dai trattati.
“Abbiamo avviato infrazioni contro Malta e Cipro sui sistemi di passaporti d’oro, perché non può esserci un anello debole negli sforzi dell’UE per frenare la corruzione e il riciclaggio di denaro“, spiega la vicepresidente responsabile per Valori e trasparenza, Vera Jourova.” I passaporti dell’UE non possono essere in vendita”.
We’ve launched infringements against #Malta and #Cyprus on #goldenpassports schemes, because there cannot be a weak link in EU efforts to curb corruption and money laundering. EU passports cannot be for sale.https://t.co/0HSFEA4xb0
— Věra Jourová (@VeraJourova) October 20, 2020
Malta e Cipro in questi anni hanno consentito di acquisire una nuova cittadinanza sulla base del solo pagamento o investimento. Si tratta di sistemi diversi da quelli che permettono a cittadini di Paesi terzi che consentono ai cittadini di paesi terzi, a determinate condizioni, di ottenere un permesso di soggiorno per vivere in un paese dell’UE.
Secondo il regime cipriota, il governo può distribuire passaporti in cambio di un investimento di almeno 2,5 milioni di euro. Un sistema che dal 2013 a oggi avrebbe garantito alle casse dello Stato qualcosa come almeno sette miliardi di euro, e la concessione di circa 4mila passaporti. A Malta si richiede un investimento minimo di un milione di euro, ancora più economico di quello richiesto a Cipro.
Per il momento i sistemi in vigore a Cipro e Malto restano validi. Cipro ha annunciato che a partire dall’1 novembre si modificherà schema, ma le domande per l’ottenimento dei passaporti presentate prima di quella data continueranno ad essere esaminate secondo le regole attuali. Anche Malta ha annunciato cambio delle regole. La Commissione però “non è soddisfatta dagli annunci” fatti dai due Paesi, e adesso mette pressione.
“La criminalità organizzata e persone con precedenti penali hanno sfruttato questo sistema che concede la cittadinanza europeo”, la denuncia della delegazione del Movimento 5 Stelle in Parlamento europeo, che a Cipro e Malta di “fare dietrofront e cambiare al più presto le loro leggi vergogna”.