Bruxelles – La situazione è quasi al limite: il Belgio sta perdendo il controllo della seconda ondata della pandemia di coronavirus ed è molto vicino a essere travolto da uno “tsunami” di infezioni. Lo ha detto il ministro federale della Salute Frank Vandenbroucke durante un’intervista televisiva su RTL domenica mattina, invitando i suoi concittadini a cambiare radicalmente i comportamenti.
La situazione nel Sud del Paese, la Vallonia, ed a Bruxelles è “la peggiore, la più pericolosa di tutta Europa”. Il ministro ha sostenuto che queste aree sono “la regione più colpita in tutta Europa. Siamo davvero vicini a uno tsunami, il che vorrebbe dire che non controlliamo più cosa sta succedendo. Oggi possiamo ancora controllare la situazione, pur se con enormi difficoltà e stress”.
Se però nei prossimi giorni se l’andamento dei contagi “continuerà ad aumentare, il numero dei ricoveri sarà tale che dovremo rimandare sempre di più le cure non Covid, anch’esse molto pericolose”, ed ha mandato il disperato appello del governo: “Proteggiti, proteggi i tuoi cari, in modo da non essere contaminato”.
Tra l’altro in Belgio sono anche esplosi i laboratori che eseguono i test. Non si riesce più a fornire una servizio tempestivo per le troppe domande. Il governo ha dunque deciso che i test possono essere eseguiti solo su pazienti con sintomi. Alcuni centri in Vallonia sono addirittura chiusi perché saturi e senza più reagenti per eseguire i test (in Belgio sono autorizzati solo quelli con il tampone) ed altri prendono appuntamenti a oltre dieci giorni di distanza.
Secondo i dati dell’Istituto belga per la sanità Sciensano In totale i casi confermati di Coronavirus su una popolazione di 11 milioni di persone sono 222.253; nella penultima settimana la media giornaliera è stata di 4.394 casi, mentre nell’ultima di 7.876, con un aumento del 79 per cento. Nel rapporto tra le ultime due settimane il numero di morti è aumentato dell’ 89 per cento (una media, nell’ultima settimana, di 30,3 al giorno)