Roma – Nei giorni scorsi Moneyval ha lasciato il Vaticano con un report positivo relativo agli sforzi della Santa Sede per prevenire e contrastare riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Il comitato di esperti e valutatori del Consiglio d’Europa era arrivato oltre Tevere il 22 settembre e solo il caso ha voluto che la visita capitasse nel pieno dello scandalo finanziario cominciato con gli investimenti immobiliari a Londra, che ha portato a dimissioni a catena in Vaticano e l’uscita del cardinale Angelo Becciu.
L’inchiesta, tuttora in corso, non c’entra ma è proprio ricevendo in udienza il Comitato di esperti di Moneyval, che Papa Francesco ha detto: “Gesù ha scacciato dal tempio i mercanti e ha insegnato che non si può servire Dio e la ricchezza”. Parole pesanti che è facile possano riferirsi alle vicende che stanno emergendo sulle finanze vaticane.
La stretta e il rigore operati da Bergoglio negli ultimi tempi avrebbe avuto degli effetti anche in seguito alle recenti nomine dell’ex Banca d’Italia Carmelo Barbagallo all’authority finanziaria e di Giuseppe Pignatone a capo della magistratura vaticana.
“Il Comitato Moneyval – si legge nel comunicato della Sala Stampa – ha accolto positivamente i risultati dei continuati sforzi intrapresi da parte della Santa Sede e dallo Stato della Città del Vaticano al fine di rafforzare ulteriormente il proprio assetto istituzionale, giuridico e operativo, per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”.
Dopo i report stilati precedentemente che hanno valutato i progressi normativi per rendere le finanze più trasparenti e in linea con gli standard internazionali, in questa occasione l’obiettivo era la verifica della loro applicazione e in parallelo l’attivazione delle procedure amministrative. Nella prossima primavera sarà poi adottato il Rapporto di Valutazione Reciproca che sarà pubblicato dopo la revisione da parte del network anti-riciclaggio capitanato dalla Financial Action Task Force, organizzazione intergovernativa internazionale nata su iniziativa del G7.
Le visite periodiche di Moneyval, sono cominciate dopo la firma della convenzione monetaria del Vaticano con la Commissione europea all’epoca in cui Papa era Benedetto XVI.