Bruxelles – Da ottobre 2021 le carte d’identità dell’Unione Europea, dello Spazio economico europeo e della Svizzera non saranno più accettate come documento di identità valido per entrare nel Regno Unito. Lo ha annunciato giovedì 8 ottobre il governo britannico. “Queste carte d’identità (documento che in Gran Bretagna non esiste, ndr) sono tra i documenti meno sicuri visti alla nostra frontiera e mettere fine al loro utilizzo rafforzerà la sicurezza del Regno Unito”, si legge in una nota di Downing Street. Le nuove regole si applicheranno ai turisti e ad altri visitatori, ma non ai cittadini dell’Unione che vivono nel Regno Unito e che hanno fatto richiesta per rimanere nel Paese attraverso l’EU Settlement Scheme. Anche i cittadini irlandesi e di Gibilterra saranno esentati da questo requisito.
Il piano conferma anche l’obbligo per gli autotrasportatori di ottenere un permesso di accesso al Kent per procedere al confine. L’annuncio sembra essere un segno che il governo britannico stia intensificando i preparativi per un possibile scenario di no deal. “A meno di 3 mesi dalla scadenza, le aziende devono prepararsi subito per le nuove procedure, indipendentemente dal fatto che raggiungiamo o meno un accordo commerciale con l’Unione Europea”, ha dichiarato Michael Gove, cancelliere del Ducato di Lancaster e braccio destro del premier, Boris Johnson.
Il Regno Unito ha già abolito lo status speciale di immigrazione per i cittadini dell’UE, dello Spazio economico europeo e della Svizzera, non appena scadrà il periodo di transizione post-Brexit (31 dicembre 2020). Da quel momento sarà utilizzato un sistema di immigrazione a punti che incoraggerà i datori di lavoro britannici a reclutare lavoratori qualificati da tutto il mondo: i potenziali migranti che desiderano vivere e lavorare nel Regno Unito dovranno dimostrare di avere un’offerta di lavoro da almeno 25.600 sterline di stipendio, essere istruiti a livello A (un esame che sia pari a quello di maturità degli studenti britannici) e di saper parlare inglese.