Bruxelles – La Corte di giustizia dell’UE in soccorso di famiglie e consumatori. Un cliente può presentare un ricorso contro il gestore della rete nazionale di elettricità in seguito a un guasto elettrico. Proprio così. I giudici di Lussemburgo hanno chiarito che è diritto dell’utente presentare più di un reclamo in caso di disguidi, chiarendo che il ricorso “non può essere respinto” solo perché l’istallazione del cliente finale non sia raccordata direttamente alla rete nazionale di elettricità ma solamente a una rete regionale alimentata dalla rete nazionale.
Il pronunciamento della Corte di giustizia dell’UE deriva innanzitutto dalle normative vigenti. La direttiva sul mercato interno dell’energia ha come obiettivo quella delle tutela dei consumatori, che si garantisce in due modi: dando ai regolatori dell’energia il potere di garantire la piena efficacia delle misure di protezione dei consumatori, e imponendo agli Stati membri di garantire un livello elevato di protezione dei consumatori, in particolare per quanto riguarda i meccanismi di risoluzione delle controversie.
Si chiarisce, più nello specifico, che ai sensi della direttiva i compiti e gli obblighi imposti ai gestori di reti di trasmissione di energia elettrica non riguardano solo i soggetti la cui installazione è collegata alla loro rete. Pertanto, sono tenuti in particolare a “gestire, mantenere e sviluppare, in condizioni economicamente accettabili, reti di trasporto sicure, affidabili ed efficienti”. Sono inoltre tenuti a garantire mezzi adeguati per adempiere agli obblighi di servizio, a contribuire alla sicurezza dell’approvvigionamento attraverso un’adeguata capacità di trasmissione e affidabilità della rete, nonché a gestire il flusso di elettricità sulla rete, tenendo conto degli scambi con altre reti interconnesse.