Bruxelles – È stato raggiunto oggi (giovedì 1° ottobre) un accordo provvisorio tra i negoziatori del Consiglio e del Parlamento Europeo sulla proposta di riforma dei diritti dei passeggeri ferroviari. Le nuove regole renderanno obbligatorio un unico biglietto per i viaggi che prevedono coincidenze tra treni regionali e a lunga percorrenza, per garantire il risarcimento dei passeggeri in caso di ritardi o mancate coincidenze. Allo stesso tempo, però, l’accordo introduce una clausola di forza maggiore per le compagnie ferroviarie, che non saranno obbligate, “in circostanze eccezionali”, a pagare un risarcimento: “Ciò contribuirà a garantire la parità di condizioni tra i fornitori di trasporto che offrono diverse modalità di servizio”, si legge nella nota.
Il testo rafforza anche le norme sulla previsione di un trasporto alternativo, per i ritardi oltre i 100 minuti. Introdotta per passeggeri con disabilità una riduzione delle tempistiche di notifica dei loro viaggi: non dovranno più informare l’operatore con 48 ore di anticipo, bensì 24 ore prima del viaggio. Nello spirito del Green Deal, i passeggeri avranno poi il diritto di portare a bordo le proprie biciclette come regola generale e per questo motivo le compagnie ferroviarie dovranno creare un numero adeguato di spazi a bordo dei propri treni.
“Abbiamo raggiunto un accordo importante per il futuro del trasporto ferroviario”, ha commentato il relatore del gruppo S&D, Bogusław Liberadzki, che ha guidato le riforme per il Parlamento. Sono disposizioni simili a quelle che interessano i passeggeri delle compagnie aeree: le riforme mirano proprio a “stabilire uno standard unico per i diritti ferroviari minimi sul suolo dell’Unione“, dal momento in cui il trasporto ferroviario è sempre più indicato come un’alternativa più sostenibile rispetto ai voli a corto raggio. Dopo tre anni di risoluzioni di controversie, l’accordo provvisorio dovrà ora essere approvato dal Consiglio.