Bruxelles – Continua a crescere la disoccupazione nell’area euro. Ad agosto indice e numeri di senza lavoro sono aumentati per il quinto mese consecutivo, rileva Eurostat. Il risultato è un tasso all’8,1% (+0,1% rispetto a luglio) e circa 13,2 milioni tra uomini e donne senza un impiego (+251mila disoccupati rispetto a luglio).
Non va meglio nell’UE nel suo complesso. In un mese, tra luglio e agosto, la disoccupazione si attesta al 7,4% (+0,1%), per totali 15,6 milioni di persone ora alla ricerca di un’occupazione (+238mila).
In Italia il dato risulta in controtendenza. Tra luglio e agosto si registrano 24mila disoccupati in meno. Numeri che si spiegano con la fine del confinamento e la riapertura delle strutture turistiche da una parte, e i sostegni al reddito dall’altra. Peggiora invece la situazione nella altre principali economia dell’Eurozona, vale a dire Geranmia, Francia e Spagna.
Ma a pagare la recessione da Coronavirus sono soprattutto i giovani. Gli europei con meno di 25 anni sono quelli che continuano a fare più fatica a garantirsi l’accesso al mondo del lavoro. Tra luglio e agosto nell’eurozona il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 18,1% (+0,3%), che in termini reali si traduce in 2,4 milioni di giovani uomini e donne alla ricerca di un impiego (+69mila unità). Il grosso di questa fetta di richidenti lavoro si trova in Spagna (+38mila disoccupati), ma un’altra fetta consistente si trova in Italia (+16mila, per un totale di 469mila giovani disoccupati). Qui è la Germania ad essere in controtendenza: si contano 3.000 disoccupati in meno.
I dati, spiega Eurostat, vanno però letti con le cautele del caso. In molti Stati membri i sussidi di disoccupazione e gli aiuti di sostegno al reddito introdotti a seguito della pandemia COVID ha indotto molti a smettere di cercare lavoro, passando così dalla categoria “disoccupati” a quella degli “inattivi”.