Bruxelles – L’Unione europea compie il primo passo per aprire una procedura di infrazione contro il Regno Unito, inviando a Londra una lettera di costituzione in mora sul contestato progetto di legge sul mercato interno. Lo annuncia personalmente la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in una breve dichiarazione giovedì primo ottobre. Il Regno Unito ha un mese di tempo per rispondere alla lettera inviata oggi dall’Esecutivo con eventuali osservazioni.
La Commissione europea aveva dato tempo al Regno Unito fino alla fine di settembre per ritirare le parti controverse dell’Internal Market Bill, soprattutto quelle relative allo status commerciale e doganale dell’Irlanda del Nord. Per Bruxelles il documento costituisce una violazione estremamente grave dell’Accordo di recesso ed è in “totale contraddizione con il protocollo sull’Irlanda del Nord”, spiega la presidente della Commissione europea. Martedì 29 settembre è invece arrivato il via libera dalla Camera dei Comuni al documento, che per Bruxelles ha rimesso in discussione gli impegni assunti dal governo britannico nell’accordo di recesso. “Il termine” per eliminare le parti controverse del disegno di legge “è scaduto ieri” e “le disposizioni in questione non sono state rimosse”.
A norma dell’articolo 5 dell’accordo di recesso siglato da Bruxelles e Londra, scrivono da Berlaymont, l’Unione europea e il Regno Unito devono adottare ogni misura possibile per assicurare “l’adempimento degli obblighi derivanti dall’accordo e astenersi da qualsiasi misura che possa mettere in pericolo la realizzazione dei suoi obiettivi”. La Commissione, aggiunge von der Leyen prima di chiudere la sua dichiarazione, continuerà a lavorare per l’attuazione completa dell’accordo di recesso: “Manteniamo i nostri impegni”.
L’ Accordo di recesso firmato il 24 gennaio 2020 da Bruxelles e Londra, prevede che “nei quattro anni successivi al termine del periodo di transizione (il 31 dicembre 2020), la Commissione può adire la Corte di Giustizia dell’Unione (CGUE) con nuove procedure d’infrazione nei confronti del Regno Unito riguardanti violazioni del diritto dell’Unione avvenute prima della fine del periodo di transizione”. Più specificamente, “entro lo stesso termine è altresì possibile ricorrere alla CGUE nei confronti del Regno Unito dopo la fine del periodo di transizione per inosservanza di una decisione amministrativa di un’istituzione o di un organo dell’Unione assunta prima della fine del periodo di transizione oppure per talune procedure specificamente indicate nell’accordo”.