Bruxelles – La Commissione europea ha approvato ieri 28 settembre l’importazione e la commercializzazione nell’Ue di una varietà di soia transegenica della Bayer, urilizzabile per cibi e mangimi. L’autorizzazione non consente però la coltivazione nell’Unione. La Commissione ha così ignorato una risoluzione del Parlamento europeo del 14 maggio scorso in cui si chiedeva non procedere all’approvazione.
Questa varietà di soia è geneticamente manipolata per essere tollerante a tre tipi diversi di erbicidi (Dicamba, Glifosato e Glufosinate Ammonio), ed è il frutto di tre diverse modificazioni genetiche combinate, come indica il suo nome (soia MON 87708 x MON 89788 x A5547-127).
Nel dare la notizia, la Commissione cita la valutazione scientifica dei rischi favorevole fornita dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), ma non menziona la risoluzione contraria del Parlamento europeo.
Gli eurodeputati, in particolare, sottolineavano che il Glufosinato Ammonio non è più autorizzato nell’Ue (perché è classificato come tossico per la riproduzione) dal luglio 2018, e che la soia Ogm tollerante a questo erbicida rischia di contenerne dei residui.
La Commissione non menziona neanche il fatto che una maggioranza degli Stati membri (ma non sufficiente per raggiungere la maggioranza qualificata in Consiglio Ue) si era espressa contro l’autorizzazione. Avevano infatti votato a favore solo 10 paesi (corrispondenti a poco più del 36% della popolazione dell’Ue) mentre i contrari sono stati 15 (33 % della popolazione) e gli astenuti tre (30% della popolazione).
“Tutti gli Stati membri – si legge nel comunicato stampa dell’Esecutivo europeo – avevano il diritto di esprimere la loro opinione nel Comitato permanente (l’organismo che discute e vota sulle autorizzazioni di nuovi Ogm, ndr), e successivamente in seno al comitato di ricorso. Visto l’esito del processo, la Commissione europea ha il dovere di legge di procedere con l’autorizzazione”.
“L’autorizzazione è valida per 10 anni e tutti i prodotti ottenuti da questa soia Ogm saranno soggetti alle rigorose norme dell’Ue in materia di etichettatura e tracciabilità”, conclude la nota.