Roma – Per Giorgia Meloni le buone notizie non arrivano solo dalle urne. Alla leader di Fratelli d’Italia sta riuscendo quello che viene negato da anni a Matteo Salvini: l’accreditamento internazionale. Non solo ha trovato il suo posto in Europa ma pure di grande prestigio come la presidenza dell’European Conservatives and Reformists Party (ECR) che ieri l’ha eletta al vertice.
“E’ il riconoscimento al lavoro che Fratelli d’Italia ha fatto in questi anni – ha detto Meloni – abbiamo investito molto a livello internazionale e per rilanciare quell’idea di Europa confederale rispettosa dei governi e delle identità nazionali“. Valori e idee che non sono isolate e “dimostrano che anche in Italia c’è lo spazio per una destra moderna di governo”.
We are pleased to announce that at last nights council meeting @GiorgiaMeloni was elected as the new president of the ECR Party! pic.twitter.com/HvL3sdZ81X
— ECR Party (@ECRparty) September 29, 2020
Meloni attualmente è l’unica donna a capo di un partito europeo. L’unico precedente per un’italiana al vertice di una forza politica europea è quello di Monica Frassoni che è stata co-presidente del Partito verde europeo.
Fratelli d’Italia nel gruppo ECR a Strasburgo, aveva già conquistato la vicepresidenza con Raffaele Fitto e la presidenza del partito a Meloni è un segnale di peso politico di rilievo per una formazione che resta all’opposizione della coalizione von der Leyen ma è distante anche dalla destra estrema di Identità e Democrazia in cui milita la Lega.
I Conservatori e riformisti europei, pur orfani nel Parlamento europeo dei Tories britannici, stanno allargando la famiglia politica internazionale che già annovera il Partito repubblicano degli Usa e il Likud in Israele. In Europa ne fanno parte 14 formazioni: tra gli altri i polacchi del PiS, gli spagnoli di Vox , i partiti conservatori del gruppo di Visegrad ( escluso Orban, i Democratici svedesi, gli olandesi del Forum per la Democrazia e la nuova Alleanza Fiamminga del Belgio.
Per la nuova presidente Giorgia Meloni si tratta dunque di un segnale di autorevolezza che anche in chiave di politica interna, non può che confermare la sfida alla leadership di Matteo Salvini nella coalizione di centrodestra. Mai dichiarata, ora è nei fatti anche dopo l’affermazione nelle Marche con un presidente di Fratelli d’Italia, e un partito che in poco tempo ha doppiato Forza Italia e vede crescere i consensi in tutto il Paese.