- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 31 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Lega, mai nel PPE. Ma tra i sovranisti si sente troppo stretta

    Lega, mai nel PPE. Ma tra i sovranisti si sente troppo stretta

    Salvini smentisce un cambio di alleanza ma nel Carroccio si discute come riposizionarsi nello scacchiere europeo. "A Bruxelles siamo isolati e non incidiamo dice il vicesegretario Andrea Crippa

    Nicola Corda</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@NicolaCorda" target="_blank">@NicolaCorda</a> di Nicola Corda @NicolaCorda
    28 Settembre 2020
    in Politica

    Roma – La Lega non entrerà mai nel PPE. “Sui giornali leggo di tutto ma questo lo smentisco assolutamente”. La risposta di Matteo Salvini è secca e stronca ogni tentativo di fuga in avanti sul collocamento del partito in Europa. Ma le indiscrezioni erano nate all’interno, riflessioni aperte anche dal numero due Giancarlo Giorgetti. L’invito del più moderato dei collaboratori del capo, aveva fatto sollevare molti sopraccigli e così la marcia indietro è stata obbligata. “Non c’è nessuna riunione convocata per discutere del posizionamento della Lega in Europa” scrivono anche i due plenipotenziari a Bruxelles, Marco Campomenosi e Marco Zanni, smentendo altre anticipazioni di stampa.

    Ma Giorgetti non aveva parlato a caso. Sulla collocazione in Europa, “con Salvini stiamo facendo le opportune valutazioni politiche  e siccome non siamo completamente tonti ragioniamo”, aveva detto in un ‘intervista a Repubblica, frase che ha messo in allarme il popolo leghista che vuole un Carroccio armato contro Bruxelles.

    Per ora di lasciare Marine Le Pen non se ne parla, Salvini ha immediatamente preso il polso della base e sterzato nuovamente: “Non chiedo i voti degli italiani per fare il baciapile di Merkel o Macron” ha detto domenica da Barbara D’Urso il suo salotto televisivo preferito. L’arrocco però è solo a favore di telecamere nazionalpopolari perché poi spiega: “Stiamo incontrando nuovi potenziali alleati, stiamo ragionando ma non cambiamo alleanze”. Nel dire “mai con i Popolari europei” poi sa bene che per essere accolto dovrebbe fare un’abiura impossibile, con l’altissimo rischio di essere respinto.

    Che nel partito si discuta di un modo per uscire dall’angolo dei sovranisti è però un fatto difficilmente negabile, come ammette un altro dei vicesegretari Andrea Crippa, vicinissimo a Salvini. “A Bruxelles non riusciamo a essere incisivi su nessuna direttiva europea, siamo in semi isolamento. Per cambiare l’Europa dobbiamo poter incidere sui dossier e quello sul nostro posizionamento è un tema da affrontare”.

    La questione è emersa all’indomani del voto nelle regionali che ha segnato una battuta d’arresto per la Lega che riflette sugli errori compiuti. A Bruxelles nonostante l’exploit del 2019, quei voti restano congelati e lo stesso progetto di formare un unico gruppo di sovranisti non è mai decollato. I compagni di strada di Identità e Democrazia rimangono relegati all’estrema destra dell’europarlamento e finora hanno portato avanti solo battaglie di retroguardia, per non parlare dell’amicizia con i colleghi di Visegrad, sempre di stretta convenienza e quasi mai ripagata.

    Pure l’ultimo voto di astensione in Parlamento (tutti gli altri italiani hanno votato a favore) sulla censura al regime in Bielorussia contro Alexander Lukashenko, è stato un errore di valutazione politica, in una posizione troppo vicino alla Russia. Non per caso qualche giorno dopo le due europarlamentari Mara Bizzotto e Gianna Gancia hanno firmato la lettera partita dal Congresso degli Stati Uniti, indirizzata a Lukashenko, e siglata dai parlamentari di 29 Paesi transatlantici, con la richiesta di liberare tutti i prigionieri politici. Non solo solidarietà femminile ma anche un segnale spedito in via Bellerio per ricordare che per riconquistare il governo nazionale in Italia, l’accreditamento a Bruxelles non è un dettaglio.

    Tags: Andrea CrippaBarbara D'UrsoGanciaGiancarlo GiorgettiIdentità e democrazialega nordLega salvini premierMara Bizzottomarco campomenosiMarco Zannimatteo salviniparlamento europeoVisegrad

    Ti potrebbe piacere anche

    Fabrizio Spada, responsabile Relazioni istituzionali dell'Ufficio di Collegamento del Parlamento UE in Italia [Roma, 29 maggio 2025]
    Notizie In Breve

    Spada (Parlamento europeo): “Nessun prelievo forzoso ai risparmiatori europei”

    29 Maggio 2025
    huawei
    Politica

    Huawei: Metsola annuncia 5 richieste di autorizzazione a procedere

    21 Maggio 2025
    Raffaele Fitto pac pnrr
    Economia

    Pnrr, Fitto chiude la porta in faccia a Giorgetti: “Impossibile modificare la scadenza del 2026”

    14 Maggio 2025
    Parlamento Ue Plenaria organismo etico
    Politica

    Eurocamera, popolari e destre sbarrano la strada all’accordo sull’organismo etico Ue

    14 Maggio 2025
    e-commerce Italia sviluppo shopping on line
    Economia

    E-commerce, ‘sì’ di Francia e Italia ai dazi sui prodotti sotto i 150 euro

    13 Maggio 2025
    Marcinelle Italiani Belgio
    Diritti

    Ue, la proposta italiana: 8 agosto ‘giornata europea in memoria delle vittime del lavoro’

    13 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione