Bruxelles – L’Italia sta lavorando bene, nel rispetto delle linee guida così come nel rispetto delle tempistiche. Ma nella strategia nazionale per la ripresa qualcosa va rivisto. Ecco quindi l’appunto personale di Irene Tinagli. La presidente della commissione Affari economici del Parlamento europeo è convinta che “il piano dell’Italia per la ripresa va potenziato per quanto riguarda i giovani e il diritto all’istruzione”.
L’indicazione, per il governo, Tinagli ha avuto modo di riferirla al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, come spiegato dalla stessa europarlamentare nel corso dell’intervista tenuta in occasione dell’anniversario dalla sua entrata in carica alla testa della commissione parlamentare, che proprio a Gualtieri era affidata prima che questi assumesse l’incarico di titolare del dicastero di via XX settembre.
“Il problema di questo tipo di investimenti è che non ha un impatto immediato sul PIL, e quindi i governi ci pensano prima di farli”, spiega Tinagli, convinta comunque della necessità di rendere ‘più giovane’ il piano di rilancio a cui il governo lavora. In tal senso suggerisce di non concedere soldi ‘a pioggia’ all’industria.
“Stiamo dando soldi alle imprese, ed è giusto poiché ne hanno bisogno”, premette la presidente della commissione Affari economici. “Però potremmo legarli a programmi per l’accesso dei giovani nel mercato del lavoro“, attraverso programmi di formazione, tirocini, così come assunzioni.
L’europarlamentare del PD entra poi un po’ più nel merito delle questioni nazionali. “Personalmente voterò ‘no’ al referendum” sul taglio del numero dei parlamentari, rivela. “Sono a favore della loro riduzione, ma inserito in un’altra riforma”. Quanto ai rischi per la tenuta del governo legati all’esito delle elezioni amministrative, Tinagli non ha dubbi che comunque vada l’Italia debba andare avanti. “Non possiamo permetterci una crisi. Siamo in un momento critico, in cui vanno fatte le riforme e definite le strategie” per il futuro.