Roma – Dove arrivano fiumi di soldi la criminalità tenta sempre di navigarci. Così potrebbe essere nell’Unione europea, con l’arrivo dei miliardi del Recovery Fund. L’ammonimento è venuto questa mattina a Roma, dove si riunisce il gruppo di lavoro dell’Agenzia europea dedicato all’emergenza coronavirus.
“Nel corso di questa pandemia ci siamo accorti di un incremento delle infiltrazioni della criminalità nell’economia legale. I fondi per la ripresa sono presi di mira e lo saranno ancor di più in futuro”, ha detto senza mezzi termini Catherine De Bolle, direttrice esecutiva di Europol.
L’ex commissaria capo della polizia belga ha spiegato che “fin dall’inizio abbiamo fatto pressioni sulla Commissione europea per poter avere voce in capitolo sul Recovery Fund. E’ importante indagare su questo tipo di reati ed è importante che al massimo livello europeo si riconoscano i
rischi legati ai sussidi per la ripresa economica”.
De Bolle ha aggiunto che le infiltrazioni criminali non riguardano solo i fondi europei, ma anche l’approfittarsi della situazione di crisi che ha toccato tutta Europa. Dall’inizio dell’epidemia e del confinamento, ha spiegato, “abbiamo scoperto molte frodi online nella vendita di prodotti altamente richiesti a causa della pandemia, come mascherine, disinfettante, ventilatori, ma anche pretese cure”. La capa di Europol ha evidenziato come la chiusura delle attività sportive “ha avuto un impatto dirompente sulle scommesse, ma la criminalità ha inventato finte partite su siti web al fine di realizzare guadagni”.