Bruxelles – La Conferenza sul futuro dell’Europa è un’occasione unica per dare voce ai cittadini europei e colmare la distanza con il mondo delle istituzioni, da anni sempre più percepita. Il tema della partecipazione e del rafforzamento della rappresentanza democratica dovrà essere centrale nella definizione degli obiettivi specifici di questa Conferenza, che però ancora fatica a prendere forma.
“Dobbiamo coinvolgere i cittadini in questo processo”, sostiene l’ex premier d ora direttore della Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi, Enrico Letta intervenendo a un dibattito sul ruolo dei comitati economici e sociali e delle società civile nel contesto della Conferenza, organizzato dal Comitato economico e sociale europeo. La sfida è cruciale non solo per l’Unione europea ma più in generale “per la democrazia degli Stati membri”. I cittadini devono diventare protagonisti nel processo di riforma della democrazia europea, ma c’è un punto fondamentale su cui si sofferma in particolare: la Conferenza dovrà essere l’occasione dei giovani e degli studenti di incontrarsi, bisogna “renderla un luogo in cui le nuove generazioni europee possano incontrarsi” e scambiarsi idee “perché sono loro il futuro dell’Unione europea”. Loro che sono diventati “invisibili” nel corso della crisi pandemica da Coronavirus e che rischiano di esserlo ancora di più nei mesi a venire.
La partecipazione diretta dei cittadini dovrà essere bene organizzata, soprattutto perché la pandemia e la necessità di distanziamento fisico esige di ripensare anche le modalità di incontro, attraverso piattaforme web. Indispensabile, aggiunge Letta, che nel quadro della Conferenza “si lavori insieme con proposte concrete” per ripensare il processo democratico. Solo con proposte concrete l’iniziativa avrà successo.
Con lo scoppio della pandemia le parole “salute” e “Unione europea” sono diventate chiave al centro del dibattito pubblico europeo e probabilmente slitteranno in cima ai lavori della Conferenza, che “attende una dichiarazione comune da parte di Commissione, Consiglio e Parlamento” per poter partire. La crisi che stiamo vivendo “ha rivelato che la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni non può essere data per scontata. Sono loro che chiedono maggiore partecipazione nel processo di decisione politica”, ha affermato Dubravka Šuica, commissaria europea responsabile per la democrazia e demografia, in capo ai lavori della Conferenza in rappresentanza dell’esecutivo. “E questa può essere un’opportunità di rafforzare la nostra democrazia”. Nel processo di definizione dei dettagli tecnici che porteranno all’avvio della Conferenza, i decisori politici europei dovranno però tenere bene a mente che per far sentire i cittadini realmente al centro dell’UE bisognerà riflettere sulle priorità dell’Unione europea a lungo termine, evitando di concentrare il dibattito solo sulle istituzioni.