Bruxelles – Sul fronte farmaceutico le cose stanno andando meglio del previsto, tanto che in Commissione europea si mostra fiducia circa la possibilità di avere un vaccino anti-COVID in tempi rapidi. “Abbiamo un vaccino che arriverà sul mercato direi a novembre, il che è molto buono”, riferiscono fonti dell’esecutivo comunitario, in merito a quello su cui sta lavorando AstraZeneca.
AstraZeneca è una delle case farmaceutiche con cui la Commissione von der Leyen ha firmato contratti per la fornitura di cure contro il Coronavirus. Da accordi all’UE dovrebbero essere garantire 300 milioni di dosi.
Ma se nella sede dell’esecutivo europeo c’è chi semina ottimismo e offre forti probabilità, dall’altra c’è chi preferisce maggiore cautela. Così altre fonti della stessa istituzione comunitaria correggono il tiro. “Ci auguriamo di avere l’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino AstraZeneca a novembre, se ritenuto sicuro ed efficace”.
Quello che emerge è che ci sono progressi, e la Commissione vuole accelerare sui tempi. il team von der Leyen lavora a tutto campo per dare risposte ai cittadini europei, e AstraZeneca è solo uno dei fornitori con cui è in contatto. Si trova in uno stadio avanzato nei negoziati con Sanofi, CureVac, Moderna e Johnson & Johnson. Con quest’ultima ha sottoscritto un accordo per 200 milioni di dosi di vaccino, una volta disponibile.
E’ proprio questo uno dei nodi della questione: le tempistiche. Guido Rasi, direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco (EMA), sostiene che per avere un vaccino affidabile da commercializzare su vasta scala serve un anno, nel migliore dei casi. La Commissione però ha fretta, e dunque accelera. Ma nel farlo inciampa sul suo stesso slancio d’entusiasmo.