Bruxelles – Sarà annunciata giovedì 3 settembre 2020 dalla Commissione Europea una nuova alleanza industriale per la costituzione di una catena di approvvigionamento completa di materie prime come il litio, fondamentali per il futuro digitale e la transizione verde del Green Deal. L’alleanza, che sarà ufficialmente inaugurata entro la fine di settembre, si concentrerà sui metalli e le terre rare che vengono utilizzati per costruire magneti per batterie e dispositivi elettrici ed elettronici.
“Prenderemo spunto dalla European Battery Alliance. Vogliamo creare la stessa piattaforma cooperativa delle parti interessate all’industria delle materie prime”, ha affermato Maroš Šefčovič, vicepresidente per le Relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche. “Non è solo per le batterie che abbiamo bisogno di queste scarse materie prime, ma anche per l’economia del futuro: stiamo parlando di pale eoliche, pannelli fotovoltaici, elettronica e robotica”. L’obiettivo dichiarato è “l’autosufficienza dell’Unione Europea per quanto riguarda il litio entro la metà del decennio”.
“Non possiamo passare dalla nostra storica dipendenza dai fornitori di petrolio e quelli di litio. Per questo è importante il Piano d’azione per le materie prime critiche presentato dalla Commissione europea. È un altro passo avanti verso la sovranità tecnologica dell’Europa”, ha commentato Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia.
“Il Piano d’azione per le materie prime è un primo, fondamentale, passo per rafforzare l’Europa e renderla leader mondiale nella futura economia digitale”, commenta Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo. “Dai pannelli solari alle marmitte catalitiche, dagli smartphone ai computer, le nuove tecnologie – aggiunge Castaldo – esistono grazie ai metalli rari e necessari, il cui business nasconde troppo spesso interessi monopolistici e sfruttamento delle comunità nei Paesi più poveri. Mentre i rischi geopolitici aumentano in tutto il globo, con questo piano d’azione l’Unione europea dimostra grande sensibilità nel rispetto dei diritti umani”.