Bruxelles – Alexei Navalny, tra i più noti oppositori del presidente russo Vladimir Putin, è stato avvelenato. Lo confermano dall’ospedale di Berlino dove il leader d’opposizione russa si trova ricoverato da venerdì 21 agosto, dopo aver effettuato due giorni di test che hanno rivelato nella serata di ieri (24 agosto) segni di avvelenamento. Nel comunicato, diffuso lunedì 24 agosto, il Charité Hospital ha spiegato di aver rilevato tracce di intossicazione attraverso una sostanza “appartenente al gruppo degli inibitori da colinesterasi”, che può provocare danni al sistema nervoso. Da Berlino aggiungono che Navalny si trova in terapia intensiva, “in condizioni serie, ma non in grave pericolo di vita”.
Dall’Unione europea a mobilitarsi nell’immediato per le condizioni di Navalny è stata la cancelliera tedesca Angela Merkel, che aveva spinto per il trasferimento del dissidente russo a Berlino dall’ospedale russo in cui si trovava ricoverato da giovedì 20 agosto. Navalny era ricoverato in terapia intensiva a Omsk, in Siberia, dopo aver subito un malore durante un volo in aereo che era diretto a Mosca, il quale era stato costretto a un atterraggio di emergenza in Siberia.
Il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert ha reso nota in un tweet la posizione congiunta di Merkel e del ministro degli esteri tedesco, Heiko Maas, che “alla luce del ruolo rilevante che Navalny ricopre nell’opposizione politica in Russia”, chiedono che le autorità russe “chiariscano questi fatti approfonditamente e in piena trasparenza”. I responsabili, continua il comunicato congiunto, “devono essere indagati e devono essere ritenuti pienamente responsabili” dell’avvelenamento.
Chancellor #Merkel and Foreign Minister @HeikoMaas on the case of Alexey #Navalny pic.twitter.com/XXicbmaTg6
— Steffen Seibert (@RegSprecherStS) August 24, 2020
Non si è fatta attendere la nota di condanna da parte di Bruxelles, che ribadisce quanto affermato dal governo tedesco nel pomeriggio. L’Unione europea “condanna fortemente quello che sembra essere un attentato alla vita di Aleksej Navalnyj”, scrive in un comunicato l’alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. “E’ imperativo che le autorità russe avviino un’indagine indipendente e trasparente sull’avvelenamento di Navalnyj. Il popolo russo e la comunità internazionale chiedono di chiarire quanto accaduto. I responsabili devono essere consegnati alla giustizia”, conclude il capo della diplomazia europea.